Torna ScrittuRa Festival con due eventi che anticipano la kermesse estiva. Il festival diretto da Matteo Cavezzali annuncia infatti due importanti eventi: Scritture di Frontiera e l’arrivo in città della Premio Nobel Olga Tokarczuk.
Scritture di Frontiera, realizzato con il Comune di Ravenna, si svolgerà nel chiostro della Classense dal 12 maggio alle 17.30 e vedrà ospiti lo storico e autore di Rai Radio3 Alessandro Vanoli con I racconti del ritorno, da quello di Ulisse a quello mancato di Dante; il 19 maggio il giornalista e vice direttore del Post Francesco Costa con “Una storia americana”: Joe Biden e Kamala Harris sono il nuovo volto della Casa Bianca. La loro vittoria ha catalizzato le speranze di decine di milioni di persone, ma la sfida che hanno davanti non è semplice in un’America divisa da razzismo e lotte sociali. Il 25 maggio Francesco Filippi, lo storico autore del best seller “Mussolini ha fatto anche cose buone, le idiozie che continuano a circolare sul fascismo” con Prima gli italiani! (sì, ma quali?): “Prima gli italiani” è uno slogan di grandissimo successo. Lo abbiamo sentito ripetuto migliaia di volte e lo troviamo in rete in ogni dove. Prendiamolo sul serio, allora: chi sono questi italiani che devono venire prima? Gli eredi dei Romani o quelli che abitano la nostra penisola? Insomma, quand’è che siamo diventati italiani? E perché?
L’8 giugno invece Ravenna accoglierà Olga Tokarczuk, poetessa, scrittrice polacca Premio Nobel per la Letteratura sarà a Ravenna per celebrare Dante. L’incontro sarà un dialogo con Matteo Cavezzali accompagnato dalle note del quartetto jazz High Definition Quartet nell’incontro-spettacolo “Ché dir non posso con parola – viaggio tra la poesia contemporanea e Dante”.
L’accademia di Svezia le ha assegnato il Nobel nel 2019 con la seguente motivazione “per un immaginario narrativo che con passione enciclopedica rappresenta l’attraversamento dei confini come forma di vita”.
Insignita di numerosi premi letterari, tradotta in diciannove lingue e vincitrice per ben tre volte del Premio letterario Nike, Olga Tokarczuk ha ottenuto, coi i suoi romanzi, un enorme successo sia in Polonia che all’estero. È una delle autrici più popolari in Polonia, per tre anni di fila i suoi libri sono stati votati come i più amati dal pubblico di lettori. È considerata la scrittrice più dotata della sua generazione e si è distinta anche per il suo impegno politico in difesa dell’ambiente.
Olga Tokarczuk è nata nel 1962 a Sulechów in Polonia, e oggi vive a Breslavia. Figlia di un’insegnante e di un bibliotecario, sin da bambina Olga Tokarczuk trascorre molte ore in biblioteca. Legge praticamente tutto ciò che riesce sviluppando una inappagabile sete di libri. Dopo aver studiato psicologia all’Università di Varsavia, debutta come scrittrice di narrativa nel 1993 con Il viaggio del popolo del Libro (1993), ambientato nel XVII secolo in Francia e Spagna. Ma la svolta arriva con il terzo romanzo, Nella quiete del tempo (1996, trad. R. Belletti).
Dopo il grande successo si è trasferita in un piccolo villaggio sui monti Sudeti, dove fa una vita isolata. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.
Tokarczuk nelle sue opere non vede mai la realtà come qualcosa di stabile o eterno. Costruisce i suoi romanzi in una tensione costante tra opposti culturali; natura contro cultura, ragione contro follia, maschio contro femmina, casa contro alienazione. Nei suoi libri intreccia diversi aspetti di filosofia, religioni, culture, scienze magiche e paganesimo.
In Italia fu pubblicata per la prima volta nel 1999 dalla casa editrice da E/O con il libro Dio, il tempo, gli uomini e gli angeli, poi ripubblicato da Nottetempo nel 2013 con il titolo Nella quiete del tempo. Gli altri suoi libri pubblicati in Italia sono Casa di giorno, casa di notte, uscito per Fahrenheit 451 nel 2007; Che Guevara e altri racconti, pubblicato da Forum nel 2006; Guida il tuo carro sulle ossa dei morti sempre con Nottetempo nel 2012 e in ristampa per Bompiani. Nel 2018 è stato pubblicato I vagabondi, edito in Italia da Bompiani, e vincitore del Man Booker International Prize 2018.
L’evento si svolgerà l’8 giugno alle 21 alla Rocca Brancaleone, ed è realizzato da ScrittuRa Festival con il contributo del Comune di Ravenna e Regione Emilia-Romagna e la collaborazione con Ravenna Festival, Bronson Produzioni, Istituzione Biblioteca Classense e l’Istituto Polacco di Roma.
ScrittuRa festival entrerà poi nel vivo a luglio con appuntamenti a Ravenna, Lugo, Bagnacavallo, Fusignano e Cotignola.