“E’ davvero preoccupante, quindi, che il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale si disinteressi ed ignori completamente i problemi degli agricoltori ravennati compreso l’emergenza della cimice asiatica.
Eppure tra le infinite promesse elettorali – mai mantenute – generosamente elargite durante la sua campagna elettorale di candidato a Sindaco nel 2016, de Pascale precisava nel suo programma che “occorre salvaguardare il futuro della frutticoltura ravennate colpita dall’emergenza della cimice asiatica” continua la lista civica.
“La grave crisi che da anni colpisce con sempre più forza l’agricoltura ravennate e quindi le imprese agricole operanti nel Comune di Ravenna, ha fortemente ridotto sia il numero delle aziende sia l’occupazione, con decine e decine di posti di lavoro a rischio nel breve futuro.
La mancata attivazione di misure risolutive sull’emergenza cimice asiatica, provocherà una serie di effetti gravi, quali un’ulteriore riduzione del numero di imprese agricole nonché una limitazione della biodiversità vegetale, con il conseguente crollo delle produzioni di grande qualità” continua La Pigna.
“Occorre, pertanto, sviluppare un’azione congiunta tra il Comune di Ravenna, le organizzazioni agricole, la Regione Emilia-Romagna, il Ministero delle Politiche Agricole e il mondo della ricerca, finalizzata al sostegno alle imprese frutticole oggi completamente abbandonate nel contrasto alla cimice asiatica.
Di conseguenza vanno vanno condivisi contenuti e motivazioni del documento elaborato dal Tavolo Verde della provincia di Ravenna, che richiede al Governo l’emanazione di un decreto che consenta l’autorizzazione all’importazione ed all’utilizzo dell’antagonista naturale della cimice asiatica (come ad esempio la vespa samurai), considerando che è già stato firmato il decreto che permette la sua sperimentazione.
Va effettuata la revisione dei disciplinari produttivi in funzione dell’emergenza, con deroga sulle norme agroambientali in funzione del contrasto della cimice asiatica e la modifica della L. 102/2004 sulle calamità naturali per consentire l’accesso ai finanziamenti e ai risarcimenti e l’accesso a sgravi contributivi e fiscali per le imprese frutticole, con risorse dedicate per il sostegno economico delle spese” commenta la lista civica.
“E’ necessario, a nostro avviso, sostenere il potenziamento della ricerca per ogni attività di limitazione e contrasto alla presenza dell’insetto, con l’utilizzo di insetti antagonisti e specifici presidi fitosanitari atti a consentire l’autorizzazione all’utilizzo di tutti i presidi fitosanitari possibili (anche nei periodi pre e post fioritura) per contrastare la diffusione, con richiesta da parte della Regione e autorizzazione dai Ministeri competenti.
Non c’è più tempo da perdere: il Comune di Ravenna deve essere parte attiva nel sostegno alle imprese frutticole e nella richiesta alla Regione e al Governo di predisporre tutte le iniziative per il risarcimento dei danni economici subiti dalle imprese agricole e per eliminare o ridurre drasticamente la presenza della cimice asiatica.
La cimice asiatica non aspetta certamente le lungaggini della politica.
Considerato quanto sopra e al fine di stimolare il Sindaco de Pascale, abbiamo depositato un ordine del giorno in Consiglio Comunale, che auspichiamo sia sostenuto favorevolmente da tutti i gruppi consiliari, per impegnare il Sindaco e la Giunta Municipale a sollecitare il Parlamento, il Governo e la Regione Emilia-Romagna per lo stanziamento dei fondi necessari per il risarcimento dei danni economici patiti dalle imprese, per una rapida diffusione dell’insetto antagonista al fine di limitare la diffusione della cimice asiatica, oltre alle altre azioni indicate nel documento del Tavolo Verde della provincia di Ravenna.
Infine, va approntata al più presto una campagna del Comune di Ravenna per informare i soggetti interessati su come uccidere gli esemplari di cimice asiatica che con il freddo tendono a ripararsi nelle case, nei magazzini e nei garages” conclude la Lista Civica La Pigna.