“A questa situazione già preoccupante si somma il rischio concreto che si attivi la corsa alla riduzione incontrollata delle tariffe che danneggerebbe pesantemente il settore creando a cascata, un danno a tutti gli operatori e favorendo l’evasione fiscale e il lavoro irregolare. Per cercare di evitare il verificarsi di tale situazione, proponiamo che il Comune di Ravenna si faccia parte attiva con i gestori delle strutture ricettive, per definire le tariffe minime applicabili ai clienti per tutta la durata dell’emergenza “Coronavirus”, che si propagherà anche dopo la fine del “lockdown” continua la Verlicchi.
“Imprese e lavoratori del turismo vanno tutelati e garantiti. Riteniamo fondamentale stimolare i gestori delle strutture ricettive affinché concordino tariffe minime, differenti per tipologia di struttura e per classificazione. E in tutto questo il Comune di Ravenna deve svolgere un ruolo attivo. L’economia ravennate non può sopportare un ulteriore indebolimento del settore turistico, che porterebbe inevitabilmente alla riduzione dei posti letto disponibili a causa della chiusura di attività” prosegue La Pigna.
“Invitiamo allora il Sindaco de Pascale a convocare i gestori delle strutture ricettive e a farsi promotore di un’intesa per la determinazione delle tariffe minime, da rendere valide per tutto il periodo di emergenza Coronavirus. E’ un’iniziativa che non costa nulla alle casse comunali ma che è indispensabile per salvaguardare l’offerta ricettiva ravennate” conclude Veronica Verlicchi.