“Per anni abbiamo ascoltato l’amministrazione de Pascale autoincensarsi di avere i conti in ordine e cospicui avanzi di amministrazione. Soldi che, sebbene appartenenti ai ravennati, raramente sono stati utilizzati per migliorare i servizi a favore degli stessi. Potrebbe essere questa la volta buona: perché non utilizzarli per sostenere seriamente tutte le attività che in questi mesi sono rimaste chiuse a causa della pandemia da Covid-19?” afferma la Lista Civica La Pigna.
“E’ ormai tristemente evidente che gli aiuti dello Stato e della Regione, fin qui promessi, siano insufficienti. Un sostanzioso contributo a fondo perduto é ciò che serve alle imprese, ai professionisti alle attività commerciali e a quelle artigianali per sopravvivere. Tocca allora al nostro Comune, che per primo deve tutelare il nostro tessuto economico, farsi carico delle mancanze di Stato e Regione, quanto meno nella misura in cui gli é possibile. C’è tutto un tessuto sociale ed economico che non sa come affrontare questa così tanto attesa ripartenza e che é angosciato riguardo la tenuta della propria attività. Un tessuto costituito non solo da imprenditori, ma anche da lavoratori, tecnici, consulenti, liberi professionisti, collaboratori e piccole attività commerciali ed artigianali. Un numero elevatissimo di cittadini ravennati perplessi e preoccupati. Il rischio è altissimo. Le difficoltà appaiono insormontabili” continua La Pigna.
“Per ridare linfa vitale a tutti questi soggetti, che con la loro attività sostengono ed alimentano la nostra economia cittadina, occorre stanziare subito contributi a fondo perduto per almeno 3 milioni di euro, a tutte le attività che sono state costrette a rimanere chiuse a causa del Covid -19. Il contributo comunale dovrà essere utilizzato per qualsiasi esigenza: affitti, bollette o qualsiasi altro costo che pesa come un macigno in questa fase di inattività. A nostro parere il contributo dovrà variare in base alle dimensioni di fatturato dell’azienda e dovrà essere versato direttamente nelle casse delle attività chiuse” prosegue La Pigna.
“Il fondo comunale dovrà essere di sostegno ad un’ampia platea di attività, quali ad esempio bar, pub, ristoranti, attività turistiche, ma anche estetisti, parrucchieri, negozi di abbigliamento e tanti altri che, ancora oggi non possono ricominciare a lavorare e vedono davanti a loro una ripartenza lenta e difficile. Ci auguriamo che il Sindaco Michele de Pascale e la sua Giunta agiscano ora, senza aspettare le lente e farraginose decisioni dello Stato e della Regione. Le attività hanno bisogno oggi di liquidità” conclude La Pigna.