Da anni, chiediamo alla Giunta del Sindaco Michele de Pascale di introdurre nel nostro Comune l’utilizzo dei cassonetti “Smart”. Si tratta di raccoglitori per i rifiuti che attraverso l’utilizzo di una apposita tessera o della propria tessera sanitaria, premiano chi fa la raccolta differenziata con sensibili sconti nella bolletta della Tari.
I cassonetti intelligenti, infatti, pesano i rifiuti conferiti, ne verificano il volume, la temperatura, il grado di umidità e avvisano tempestivamente il gestore quando sono pieni, permettendo così un puntuale servizio di svuotamento.
Laddove questo sistema viene utilizzato, ha dimostrato di essere uno strumento efficace per l’incremento della raccolta differenziata e la collaborazione con i cittadini, i quali pagano solo quanto producono effettivamente.
La nostra proposta, però, si é infranta contro il muro granitico del NO espresso dal Sindaco de Pascale e dai suoi alleati, i quali continuano a preferire un sistema di raccolta dei rifiuti ormai obsoleto e del tutto inadeguato alle esigenze del nostro Comune.
Ecco allora che viene introdotto gradualmente, in tutto il territorio comunale, la raccolta porta a porta. Un sistema che mostra tutti i suoi limiti specialmente quando deve essere applicato per le attività commerciali ed artigianali.
Succede, infatti, che un esercente sia costretto a tenere davanti al proprio esercizio, ogni giorno, un bidone di rifiuti diverso. E se pensiamo a quante attività tra negozi, bar e ristoranti, per citarne alcuni, ci sono in giro per la nostra città, é facile immaginare quale sara lo scenario di degrado di qui a breve per non parlare dei rischi per l’igiene pubblica. Senza contare poi che la raccolta di ogni singola tipologia di rifiuti, verrà effettuata solo una volta a settimana.
Immaginiamo che durante il periodo estivo, in particolare, ci sarà un odore poco piacevole ad accogliere i turisti che, ci auguriamo numerosi, visiteranno la nostra città, i nostri Lidi, le località del forese.
Senza dimenticare i condomini, ove il numero elevato di bidoni unito al caldo estivo, produrrà sicuramente odori pochi piacevoli sia per i residenti sia per gli avventori.
C’è di più. Il porta a porta non comporta alcuna riduzione della Tari e non rappresenta un incentivo per la diffusione della raccolta differenziata. É, invece, un incentivo per quei cittadini che hanno la tendenza ad abbandonare i rifiuti al di fuori dei cassonetti.
Già nel forese, dove da alcuni mesi si é proceduto all’implementazione del sistema porta a porta, si sono verificati abbandoni di rifiuti indifferenziati per strada accanto ai cassonetti di carta, plastica e vetro.
Nonostante questa situazione ben nota, Hera in accordo con il Sindaco de Pascale, sta procedendo all’implementazione del porta a porta in città e nelle aree limitrofe.
Zone ad alta densità di palazzine e condomini, dove il sistema porta a porta non é per nulla conveniente ed adeguato.
Già in altre città italiane questo sistema ha mostrato i suoi gravi limiti ed é stato velocemente abbandonato dalle amministrazioni locali.
É il caso di Bologna, dove il Sindaco Pd Merola ha frettolosamente messo da parte il porta a porta per sostituirlo con i “cassonetti intelligenti”. Gli stessi proposti dalla Lista La Pigna e bocciati senza alcuna ragione da de Pascale e dalla maggioranza.
È il caso anche di Verona, dove l’utilizzo dei cassonetti intelligenti ha fatto salire in soli 4 mesi la percentuale della raccolta differenziata del 31% , passando dal 40 al 71%, nonostante la rilevazione sia stata fatta durante il lockdown.
Ma il nostro Sindaco Michele de Pascale si fa sordo e cieco di fronte a qualsiasi proposta sensata che però mini il sistema del “poltronificio” Pd (leggasi nomine di compagni e simpatizzanti del Partitone che siedono su comode e ben retribuite poltrone all’interno della galassia di società facenti capo ad Hera).
Per de Pascale, insomma, pur di non mettere in pericolo le poltrone dei suoi colleghi di Partito, vale la pena lasciate i ravennati a fronteggiare i notevoli disagi e Il maggior costo per un servizio totalmente inadeguato di raccolta dei rifiuti.