Un anno e mezzo fa, presentammo ai cittadini e alla stampa un progetto per la realizzazione di un nuovo collegamento stradale tra Ravenna e Forlì, elaborato dall’Ing. Andrea Barbieri, e da noi battezzato “Ravegnana Bis”.
Lo presentammo anche al Consiglio comunale, che in prima battuta lo bocciò con i voti contrari del Pd, dei suoi alleati di maggioranza e addirittura grazie ad alcuni voti di minoranza, per poi votarla favorevolmente alla nostra seconda presentazione, qualche mese dopo.
Nel frattempo, siamo andati avanti, raccogliendo centinaia di firme di ravennati a sostegno del progetto e nonostante lo scherno del Sindaco Michele de Pascale, che lo etichettó pubblicamente come irrealizzabile.
Aggiungendo che le sue priorità erano altre.
Lo stesso Sindaco che alcuni mesi dopo, ci chiamò chiedendo di illustrargli i dettagli tecnici del nostro elaborato per poterlo presentare in Regione.
Noi lo presentammo anche al Sindaco forlivese Gian Luca Zattini, il quale confermò il suo appoggio, così come aveva già fatto durante la campagna per la sua elezione.
Ebbene, in questi giorni, continuiamo a leggere sulla stampa locale notizie riguardanti “un nuovo collegamento viario Ravenna-Forlì”, con tanto di ipotesi zeppe di dettagli e le cui lacune tecniche e di opportunità, sono più che evidenti.
Si parla e si scrive erroneamente di “Ravegnana Bis”, ma riteniamo doveroso specificare, per non confondere i ravennati, che il temine é indissolubilmente legato al progetto dell’Ing. Barbieri, ed identifica un tracciato specifico che, partendo dallo svincolo della Standiana sulla E45 e lambendo il territorio delle Ville Unite senza attraversarlo, termina dopo appena 11,7 km, alla rotonda del casello autostradale di Forlì.
Nessuna opera faraonica, nessun ponte, nessun cavalcavia la cui unica utilità in questo caso, é quella di far lievitare in modo spropositato i costi di realizzazione. Nella nostra proposta, più semplicemente, si realizzano poco meno di 12 km di strada a 4 corsie, che attraversano la campagna di confine fra Ravenna e Forlì, rendendo più snelli e veloci i collegamenti fra le due città.
Certo é che se non avessimo sollevato la questione a suo tempo, ancora oggi non si sentirebbe parlare della necessità di sostituire l’attuale Ravegnana con una nuova strada.
E come spesso accade in politica, quando si partorisce una buona idea, si assiste alla corsa a chi si accaparra per primo il merito. Oggi vediamo in gara in primis il Pd (lo stesso che pochi mesi fa schifafa il progetto), con l’Assessore regionale Andrea Corsini a guidare la corsa, accompagnato da alcuni giocolieri della politica ravennate, che tentano di intervenire nel dibattito convinti che i cittadini siano così ingenui da credere alle loro parole.
Ma la politica, purtroppo, é fatta anche di questo. Giochetti che non ci appassionano e che lasciamo a soddisfare l’ego dei soliti menestrelli della politica. Ciò che ci interessa, é vedere finalmente realizzata la nuova strada tra Ravenna e Forlì.
E sappiamo bene che oggi siamo solo all’inizio di un percorso difficile, lungo e irto di ostacoli burocratici, alla ricerca disperata della “volontà politica”, senza la quale non si riesce a piantare nemmeno un lampione.
Noi siamo fermamente convinti che il tracciato migliore sia quello disegnato dall’Ing. Barbieri. La nostra convinzione si basa su dati tecnici che ne fanno il percorso più veloce e meno costoso da realizzare, e su considerazioni economiche, secondo le quali la “Ravegnana Bis” oltre a favorire gli scambi commerciali tra Ravenna e Forlì (con porto, aeroporto e turismo che farebbero i salti di gioia), porterebbe nuova linfa vitale all’area delle Ville Unite, che oggi vive problemi economici e sociali notevoli.
Un’area che, per la sua posizione strategica, diventerebbe appetibile per nuovi investimenti, con ricadute positive anche per l’intero sistema economico comunale.
Non solo: la “Ravegnana Bis” avvantaggerebbe anche il parco divertimenti di Mirabilandia, le località balneari ravennati di Lido di Classe e Lido di Savio oltre che Milano Marittima e Cervia, attraverso gli innesti con la variante di Fosso Ghiaia e quella esterna di Savio.
Invitiamo, allora, Corsini e il suo Pd a smetterla di perder tempo in voli pindarici per elaborare tracciati improbabili, pur di non puntare sul nostro “Ravegnana Bis”.
Basta scherzare con le esigenze della nostra città e sopratutto spendere milioni di euro in più dei ravennati, pur di non dare soddisfazione ad un avversario politico.
La Giunta regionale, così come quella comunale, indipendentemente dal proprio colore politico, é chiamata a perseguire in primis il bene dei cittadini che amministra. E in questo caso, il bene dei ravennati, così come quello dei forlivesi, é la “Ravegnana Bis”.
E ricordiamo al Sindaco Michele de Pascale che il nostro documento, votato dal Consiglio comunale ravennate, lo impegna a presentare in Regione il progetto “Ravegnana Bis” de La Pigna.
E a questo deve comunque attenersi.
Michele de Pascale e il suo collega di partito, nonché concittadino, Andrea Corsini, dicano ai cittadini e agli operatori economici di Ravenna, delle nostre Ville Unite si o no una volta per tutte alla “Ravegnana Bis”.