Nel Piano di Gestione della proposta di “project financing” di Arco Lavori Soc. Coop. e relativo alla piscina comunale, compare un’affermazione gravissima a carico delle società natatorie rispetto alla quale de Pascale deve dichiarare pubblicamente se concorda o meno.
Scrive testualmente Arco Lavori:
“{…} Va individuata la tariffa da applicare ad ogni soggetto assegnatario di spazi acqua e va verificato che il soggetto non cerchi di dichiarare una attività corrispondente ad una tariffa più bassa allo scopo di pagare meno il nolo vasca per attività proposta.
Inoltre altro elemento il Comune ha si il controllo delle tariffe che vengono applicate dalla gestione alle società; ma non ha alcun controllo sul prezzo di vendita finale all’utenza, cioè ai cittadini ed alle famiglie.”
Un’affermazione vergognosa che mette in discussione la serietà e la moralità delle società natatorie ravennati, le quali in tutti questi anni hanno garantito, pur in condizioni difficili dovute alle condizioni fatiscenti dell’impianto natatorio, un servizio qualificato, attento e di utilità sociale, applicando il più delle volte tariffe sottocosto, senza mai chiedere nulla in cambio se non la possibilità di operare in una struttura in regola, adeguata, e in sicurezza.
Essendo questa affermazione contenuta in un documento ufficiale facente parte della proposta di “project financing” redatta da Arco Lavori, va chiarito se il sindaco uscente Michele de Pascale e la sua Giunta questa affermazione.
Perché se, come sembra, de Pascale approverà il progetto per la nuova piscina presenterò da Arco Lavori, allora ciò significa che io sindaco approva tutto quanto contenuto nella relativa proposta: ivi comprese le affermazioni offensive.
Alla luce di queste dichiarazioni, peraltro, sarà molto difficile instaurare un rapporto sereno tra Arco Lavori e le società natatorie, qualora l’aggiudicazione dovesse andare a questo Società Cooperativa.
Peraltro, gli aumenti previsti nel piano di gestione di Arco Lavori, rappresentano un vero e proprio salasso per le società natatorie, che verrebbero così obbligate a praticare tariffe esorbitanti sulle famiglie dei nuotatori, con la conseguente ed inevitabile perdita di buona parte degli iscritti. Una scelta consapevole quella di Arco Lavori.
de Pascale vuole tutto questo?
Senza considerare che io progetti di Arco Lavori cuba 22 milioni di euro.
Un costo insostenibile per il bilancio comunale, in riferimento alle annualità successive, se si considerano poi le condizioni precarie dell’economia cittadina a seguito della pandemia.
Con circa la metà, si riesce a realizzare un Impianto natatorio all’avanguardia in Italia, in grado di ospitare campionati e gare di livello nazionale europeo ed internazionale.
Il Comune faccia un proprio progetto e metta gara la sua realizzazione: si risparmieranno soldi e si tuteleranno le società natatorie e le famiglie ravennati che iscrivono i figli ai corsi di nuoto.