Diversi genitori e atleti ci hanno segnalato la vergognosa condizione che si trova a vivere chi utilizza la nostra piscina comunale, la cui gestione è stata recentemente prorogata per un altro anno su decisione del Sindaco de Pascale.
Ci viene, infatti, riferito che gli atleti del nuoto agonistico, che si allenano in orario serale, sono costretti ad uscire dalla vasca al termine dell’allenamento e vestirsi sulle tribune degli spettatori, senza poter utilizzare docce e spogliatoi. Viene loro precluso anche l’utilizzo degli asciugacapelli, col risultato che gli atleti si vedono costretti a tornarsene a casa coi capelli bagnati.
Ai ragazzi dei corsi di nuoto viene permesso di utilizzare le docce, ma mantenendo aperte le finestre poiché l’aeratore non è stato montato, come invece richiesto diversi mesi fa al Comune di Ravenna. Anche i bambini ed i ragazzi frequentanti questi corsi non possono utilizzare gli asciugacapelli poiché il flusso dell’aria favorisce la diffusione del Covid 19.
Eppure sarebbe bastato distanziare i sifoni per poter permettere a tutti gli atleti, grandi e piccoli, di potersi asciugare adeguatamente così da non incorrere in malanni ed influenze che, ora più che mai, vanno evitati.
Già lo scorso mese di giugno alcune società di nuoto hanno inviato una missiva al Comune di Ravenna, allo scopo di ottenere le dovute garanzie in merito all’utilizzo in sicurezza della piscina comunale a partire dal mese di Settembre.
E ancor prima, in pieno lockdown, come gruppo consiliare La Pigna abbiamo avuto modo di evidenziare al Sindaco de Pascale, ricevendo rassicurazioni dallo stesso, la necessità di riprendere l’attività natatoria in piena sicurezza.
Sempre in quell’occasione, abbiamo proposto al Sindaco di abbattere i costi di utilizzo delle corsie alle società natatorie fino al 70%, al fine di alleviare il carico di costi in aumento anche a causa dei protocolli di sicurezza sanitaria che le stesse devono rispettare e che le obbligano a mettere a disposizione 1 istruttore ogni sette bambini, anziché 12 com’era in epoca ante Covid.
Tuttavia, de Pascale non ha mantenuto quanto promesso, ancora una volta. E le conseguenze si riflettono sui ragazzi, sugli atleti, sulle società di nuoto e sulle famiglie.
Per cercare di dare una soluzione sensata e tempestiva a questa situazione di forte disagio, abbiamo depositato una mozione che verrà discusso in Consiglio comunale.