“La chiusura, prevista a fine anno, del Darsena Pop Up è indissolubilmente legata all’istanza presentata per conto dei proprietari, da Officina Meme Architetti, in data 21 giugno 2023. Gli stessi progettisti del Darsena Pop Up.
La suddetta istanza mira a verificare la possibilità di costruire un hotel 4-5 stelle, nell’area che attualmente ospita il Pop up, attraverso lo strumento dell’Accordo di Programma in variante previsto dall’articolo 60 della Legge Regionale 24/2017.
La risposta del Dirigente del Servizio Progettazione e Gestione Urbanistica del Comune di Ravenna da noi interpellato, attesta la possibilità dell’utilizzo dell’Accordo di Programma in variante.
Questa rappresenta di fatto, l’unica possibilità di trasformare l’area del Darsena Pop Up e quella adiacente.
La società proponente l’istanza è la tedesca Adlinger Unternehmensgruppe, che già nel luglio 2022 aveva effettuato una giornata di studi nella Darsena assieme a Startt Architettura di Roma.
Si suppone, allora, che già da oltre 1 anno, fosse nota la volontà di costruire un hotel di lusso al posto del Darsena Pop Up
Certo è che l’area del Darsena Pop Up e quella adiacente, rappresentano, in virtù della loro riqualificazione e anche grazie alla realizzazione del primo stralcio della passerella finanziata con contributo dello Stato lungo il Canale Darsena, un luogo appetibile per gli investitori privati.
Nello specifico, l’area del Darsena Pop Up nella quale si intende costruire l’hotel di lusso, appartiene alla Fin Market snc di Ferrara, società della Famiglia Tambini; quella adiacente appartiene alla NL Properties srl di Ferrara – anch’essa della Famiglia Tambini – e alla Ravenna Shipping Agency di cui è proprietario Paolo Monduzzi, il quale vanta anche la carica di Presidente dell’Associazione Navigare in Darsena che ha realizzato il Darsena Pop Up.
Proprio Monduzzi, solo poche settimane fa, ha dichiarato alla stampa di non avere nulla da dire circa il futuro dell’area; eppur il 21 giugno scorso in Comune é arrivata l’istanza contenente la proposta di costruire su un’area di proprietà anche della sua Società.
Ma quello che davvero è sconcertante è il silenzio assoluto del Sindaco de Pascale sul futuro dell’area: un luogo divenuto ormai punto di riferimento per tanti Ravennati e che lo stesso Sindaco ha utilizzato in diverse occasioni elettorali ed istituzionali.
Un silenzio che non si giustifica e che si riverbera anche nell’atteggiamento evasivo dell’Assessore ai Lavori Pubblici Federica Del Conte la quale, chiamata da noi a rispondere sulla vicenda, non ha fornito informazioni su chi siano i proprietari dell’area, se vi siano contatti avviati tra i proprietari e il Comune di Ravenna e se l’area di proprietà della Società Ferrarese abbia già una destinazione alberghiera per consentire la costruzione di un hotel.
La Del Conte ha dato, altresì, prova della sua totale mancanza di conoscenza della normativa cosi come ha dimostrato ancora una volta la sua tracotanza amministrativa, affermando di non poter rilevare quanto da noi richiesto per questioni di privacy e arrivando addirittura ad avvertire la nostra capogruppo Veronica Verlicchi di non divulgare tali dati.
Peccato che la normativa vigente sulla privacy, vieti solo la divulgazione dei dati sensibili sanitari, giudiziari o oggetto di gare d’appalto in corso, o di assistenza economica o coperti da segreto istruttorio. Non é certamente il caso di specie.
I dati in questione, infatti, sono facilmente reperibili da semplici visure catastali.
Senza contare che quando un soggetto privato entra in relazione con l’Ente Pubblico, decade qualsiasi eventuale protezione di dati personali al fine di garantire la trasparenza amministrativa imposta dalla legge.
Ovviamente, non abbiamo alcuna obiezione sull’iniziativa di imprese private nel nostro territorio: quello che ci lascia alquanto perplessi é la ritrosia del Sindaco de Pascale e dell’Assessore Del Conte nel dire pubblicamente cosa accadrà all’area del Darsena Pop Up.
E negli anni abbiamo notato che quando si verificano queste situazioni, é bene prestare particolare attenzione.
Proprio in base a quanto emerso dai documenti amministrativi dell’accesso agli atti, il gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi ha presentato al Sindaco de Pascale una specifica interrogazione affinché renda noti i contorni di questa vicenda.
Restiamo in attesa delle doverose risposte.”