É di oggi la notizia della richiesta di patteggiamento avanzata dal Pini, il quale al momento del suo arresto aveva fermamente respinto ogni addebito; richiesta che pur non costituendo un’ammissione di colpevolezza, attesta che i fatti contenuti nell’esposto de La Pigna così come le contestazioni della Procura della Repubblica di Forlì, non erano certo aleatori.
Dal punto di vista del codice di procedura penale, peraltro, la sentenza di patteggiamento è comunque equiparata ad sentenza di condanna, così come previsto dall’art. 445 comma 2 cpp ultima parte.
I termini del patteggiamento che prevedono circa 2 anni di reclusione, con sospensione condizionale della pena, 3 anni e mezzo di pene accessorie ma sopratutto la confisca di 800.000 euro al Pini che verranno introitati a titolo definitivo dallo Stato e che sono contenuti nell’accordo tra Procura della Repubblica di Forlì e l’indagato Gianluca Pini, attestano che giustizia è stata fatta.
Qualora il patteggiamento venga convalidato dai GIP di Forlì e Bologna, calerebbe finalmente.te il sipario su una lunghissima stagione politica durata 20 anni che ha permesso – grazie alle divisioni del centro destra – al Pd di vincere la quasi totalità delle elezioni comunali in tutta la Romagna.
É giunto il momento di aprire una nuova stagione politica che veda unito non solo il centro destra e le formazioni civiche, ma anche le forze laiche e di centro – oggi alleate del centro sinistra – per mandare finalmente all’opposizione il Pd e la sinistra romagnola nei tanti (troppi) comuni che non ancora non amministra.
E per quanto concerne Ausl Romagna e Regione Emilia-Romagna chiediamo che il sindaco de Pascale, in qualità di Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, li solleciti affinchè si costituiscano parte civile.”