Per favorire la ripresa economica e la tutela dell’occupazione occorre una terapia shock.
Oltre al fondo comunale per facilitare l’accesso al credito di imprese e liberi professionisti che abbiamo proposto nei giorni scorsi all’amministrazione de Pascale, crediamo che occorra tagliare tutte le spese non strategiche del nostro Comune. Pensiamo, ad esempio, alle tante collaborazioni e consulenze superflue. Ma non solo.
Il risparmio, così, ottenuto verrà utilizzato per sostenere disoccupati, precari, aziende, attività commerciali e famiglie. Per concorrere al reperimento delle risorse necessarie, é indispensabile ridurre anche le indennità di risultato dei dirigenti comunali ed utilizzare il risparmio derivante in termini di utenze dalle chiusure di scuole, impianti ed uffici comunali.
Un intervento urgente e di vitale importanza, che consentirà al Comune di avere una liquidità immediatamente spendibile per sostenere azioni in favore dei ravennati in difficoltà.
L’onda d’urto economica dell’emergenza corona virus sta già mostrando effetti drammatici sull’occupazione nel nostro Comune e sulla diminuzione del potere di acquisto dei ravennati, aggravando la già fragile economia della nostra città.
Ci sono attività commerciali ed imprese che arrancano e altre che purtroppo non riusciranno a riaprire, passata l’emergenza sanitaria.
La cura allora é la riduzione delle imposte comunali e, laddove possibile, addirittura la loro cancellazione per l’anno 2020. Non basta posticipare come sta pensando ora de Pascale.
Le minori entrate nella casse comunali che si avranno in conseguenza della riduzione/cancellazione delle imposte, impongono che il Comune in primis faccia un sacrificio e riduca la propria spesa, toccando le numerose uscite non necessarie.
Tutto deve concorrere a realizzare liquidità per sostenere in questo delicato momento aziende, liberi professionisti, famiglie, lavoratori e cittadini in generale.
Oltre all’istituzione di un FONDO COMUNALE per agevolare l’accesso al credito IMPRESE e LIBERI PROFESSIONISTI, va prevista la riduzione della TARI e della TOSAP per le attività che hanno dovuto sospendere il proprio esercizio, la riduzione dell’Imu per le attività chiuse per il Coronavirus con un sistema “premiante” proporzionato alla riduzione dell’affitto che il proprietario concede all’affittuario (più l’abbassi meno Imu paghi), la cancellazione per i mesi non fruiti del canone d’uso degli impianti sportivi che le società versano al Comune, la sospensione dell’imposta di soggiorno per un periodo che consenta la ripresa dell’attività ricettiva.
In campo sanitario, ribadiamo la richiesta al Sindaco de Pascale di procedere con la sanificazione ecologica di strade, piazze e marciapiedi in tutto il territorio comunale e l’emanazione di un’ordinanza che obblighi tutti i datori di lavoro ad equipaggiare i propri lavoratori (sia pubblici sia privati) di mascherine e dispositivi di protezione.
Sono tutte proposte che in queste settimane abbiamo avanzato all’amministrazione Comunale e che ci auguriamo possano essere discusse nel tavolo di confronto che abbiamo chiesto al Sindaco e che comincerà a lavorare dalla prossima settimana.