Veronica Verlicchi, capogruppo della lista civica La Pigna in consiglio comunale, si scaglia contro l’amministrazione ravennate a causa del ritorno in servizio in municipio di un ex dirigente e di un ex assessore del Comune di Forlì “La sconfitta del Pd a Forlì ha avuto effetti anche sul Comune di Ravenna. Non quelli sperati, però” commenta Veronica Verlicchi.
“Il nuovo Sindaco Gian Luca Zattini, infatti, ha iniziato fin da subito un processo di pulizia dei suoi uffici comunali da tutti quei soggetti strettamente legati al Pd. E giustamente, aggiungiamo noi.
Accade così che siano stati stati rispediti in tutta fretta a Ravenna l’ex direttore generale del Comune di Forlì, Vittorio Severi, e l’ex assessore alle politiche sociali e di promozione della salute Raoul Mosconi. Entrambi nominati dall’ex Sindaco del Pd Davide Drei.
I due hanno già preso servizio a Ravenna, nel più totale silenzio dell’amministrazione de Pascale.
Il tutto é stato reso possibile dal fatto che i due dirigenti, per poter assumere gli incarichi assegnati loro da Drei a suo tempo, hanno attivato l’aspettativa con conservazione del posto di lavoro concessa loro dal datore di lavoro: il Comune di Ravenna.
Peccato che entrambi i soggetti, nel frattempo, siano stati sostituiti nei loro ruoli, e che in virtù di questo ora il Comune di Ravenna, ovvero i Ravennati, si ritrovino a dover pagare due lauti stipendi non necessari.
Vittorio Severi é rientrato a Ravenna portandosi dietro due capi d’imputazione piuttosto pesanti: l’abuso d’ufficio e il falso ideologico (insieme all’ex Sindaco Drei) nella vicenda dei compensi erogati agli amministratori della Holding del Comune di Forlì, e la turbativa d’asta per un bando relativo al verde pubblico insieme all’ex vice sindaco forlivese del Pd.
Il processo per i compensi erogati agli amministratori della Holding del Comune di Forlì é iniziato il 18 giugno scorso, mentre quello che lo vede imputato per turbativa d’asta, si è aperto lo scorso 17 maggio.
Per Vittorio Severi fra l’altro, l’Autorità Anticorruzione (ANAC) ha recentemente emanato un provvedimento che ne chiede persino l’allontanamento dal Comune di Forlì.
Sette giorni prima dell’apertura del processo, Severi é rientrato nella sicura Roccaforte piddina: il Comune di Ravenna. Il tutto grazie ad un provvedimento a firma del Sindaco Michele de Pascale, che interrompe l’aspettativa chiesta da Severi 5 anni fa e con la quale lo stesso de Pascale gli conferisce il ruolo di Dirigente dell’area Infanzia, Istruzioni e Giovani, con le funzioni di collaboratore del Capo Area per i progetti di Statizzazione dell’Accademia di Belle Arti e del’Istituto Superiore di Studi Musicali “G.Verdi”. Il tutto per ben 65.682 euro l’anno.
Le vicende giudiziarie di Vittorio Severi sono di dominio pubblico, così come il provvedimento dell’Anac. De Pascale era a conoscenza di tutto questo?
E come si comporterà in caso di condanna di Vittorio Severi?
I ben informati raccontano che nonostante le vicissitudini giudiziarie, Vittorio Severi sia in pole position per diventare entro la fine dell’anno Capo Area al posto dell’attuale dirigente, la Dottoressa Carla Bedei, prossima alla pensione.
Raoul Mosconi, già Direttore a tempo determinato e funzionario dell’Asp Ravenna, dopo aver chiesto ed ottenuto l’aspettativa, é stato nominato nel 2014 e sempre dall’ex Sindaco di Forlì Davide Drei, Assessore con deleghe ai servizi sociali, promozione della salute, cooperazione internazionale, pace e diritti umani e dal 15/06/2016 con deleghe ai servizi sociali, promozione della salute, politiche abitative, partecipazione, quartieri e welfare di Comunità.
Con il passaggio del servizio sociale dall’Asp Ravenna Cervia Russi alla gestione associata dei servizi sociali tra gli stessi Comuni, il personale é stato trasferito al Comune di Ravenna, ivi compreso il funzionario Roul Mosconi.
Oggi, anche Raoul Mosconi viene rispedito, avendo cessato la carica di Assessore del Comune di Forlì, a Ravenna, prendendo servizio nel Comune di Ravenna come funzionario della gestione associata dei servizi sociali. A quanto ci é dato sapere, per metà tempo presso lo staff del Sindaco per occuparsi di sanità e dei rapporti con ASL Romagna, e per l’altra metà ad occuparsi di minori.
Tutto questo, mentre tantissimi dipendenti comunali ci manifestano la loro indignazione per la gestione di una certa parte del personale che risulterebbe essere “tutelata” solo perché appartenente organicanicamente al Pd.
Insomma, l’ennesimo apocalittico pasticcio di de Pascale e i suoi”.