“340 cartelli circa, disseminati su tutto il territorio comunale con la scritta “degrado da radici”.
Un’installazione seriale che non trova eguali nei quasi 8000 comuni italiani.
Insomma una peculiarità dell’amministrazione comunale, adottata con il chiaro intento di sgravare la stessa amministrazione dalla responsabilità in caso di incidenti e dal dovere di ripristinare marciapiedi e piste ciclabili danneggiate.
Il tutto per un costo totale che ad oggi cuba attorno ai 24.000 euro.
Il primo cartello è stato posizionato nel lontano 3 febbraio 2015 in via Giovanni Cavalcoli a Ravenna e ad oggi ci sono strade che si contendono il primato del numero di cartelli posizionati:
al primo posto vi sono a parimerito via da Verazzano a Lido di Classe e viale Lord Byron con 9 cartelli ciascuno.
8 quelli posizionati in viale Romagna a Lido di Savio e Viale Italia a Marina Romea mentre con 6 cartelli c’è la via Leon Battista Alberti di Ravenna e viale Zara a Marina di Ravenna.
Ma cartelli “Degrado da radici” sono posizionati dappertutto: nelle carreggiate stradali, in prossimità di incroci, sui marciapiedi, piste ciclabili, piste pedonali, incroci, sotto altri cartelli stradali, fissi o mobili.
Dal punto di vista normativo, il cartello verticale con sfondo giallo in questione, raffigurante un triangolo a bordi rossi con un vistoso punto esclamativo, segnala – a norma del Codice stradale – un pericolo generico. Pertanto, deve essere integrato obbligatoriamente da un pannello recante un simbolo o una iscrizione che precisi la natura del pericolo.
Questa tipologia di cartello. è utilizzabile a norma dell’art. 78 del regolamento del Codice, solo come segnale temporaneo di pericolo dovuto alla presenza di cantieri stradali o comunque di lavori sulla strada.
Non è certo il caso dell’utilizzo che ne sta facendo il Comune di Ravenna, dove i cartelli “degrado da radici” non riportano alcun riferimento al Codice della Strada.
E’ ora di porre fine al posizionamento seriale dei cartelli circa il degrado da radici per iniziare immediatamente i lavori di ripristino di strade e marciapiedi fortemente degradati.
Ho quindi provveduto a depositare una mozione con la proposta di elaborare un piano pluriennale volto a ripristinare le condizioni di normalità e marciapiedi a cominciare da quelli più pericolosi e degradati. “