La verità é che i lavori sono fermi perché si é dovuti ricorrere alla costituzione e del Collegio consultivo tecnico per dirimere le questioni sulle quali Comune e ditta appaltatrice non riuscivano ad accordarsi.
Del Collegio fanno parte 1 tecnico nominato dalla ditta esecutrice e 1 nominato dal Comune, oltre ad un terzo soggetto nominato in accordo da Comune e Ditta appaltatrice.
Va detto chiaramente che finché il collegio consultivo tecnico non avrà espletato il proprio incarico, i lavori non potranno riprendere, ad eccezione di quelli ordinari e minoritari come ad esempio la pulizia del verde.
Diverse sono le questioni sul tavolo del collegio che richiedono tempo per essere definite. É quindi robabile che solo verso la fine del mese di febbraio saranno definite le soluzioni tecniche necessarie per l’ultimazione dei lavori del Ponte di Grattacoppa.
Stando cosi le cose e considerando i temoi anche per il necessario collaudo, risulta davvero difficile credere che il 23 Marzo prossimo il ponte possa riaprire. Salvo ulteriori complicazioni.
Di tutto questo, ancora una volta sindaco e assessore ai lavori pubblici tacciono.”