La prolungata chiusura del Ponte sul fiume Lamone, dovuta ai lavori di demolizione e ricostruzione dello stesso, già duramente colpite dalle chiusure forzate di questo ultimo anno e mezzo, aggiunge nuovi e forti danni economici alle attività economiche di Grattacoppa, di Savarna, di Torri e di Borgo Masotti
Già da anni, purtroppo, le località del forese ravennate assistono alla desertificazione del commercio, causato anche e soprattutto da scelte sbagliate e spesso anche mancate della politica locale, che non ha mai posto l’attenzione sulle esigenze di queste aree del nostro Comune: servizi pubblici, collegamenti e trasporti, solo per citarne alcuni.
Ora le forme di ristoro promesse sono state ufficialmente negate e il già annunciato slittamento della data di apertura del ponte a marzo 2022, preoccupa e non poco cittadini, commercianti ed imprenditori delle località di Torri, Grattacoppa, Savarna e Borgo Masotti.
La circolazione, per effetto della chiusura del ponte in questione, costringe chi deve raggiungere Torri, Mezzano, Grattacoppa e Savarna a percorsi lunghi e dispersivi.
E’ fondamentale che anche in queste situazioni, un’amministrazione comunale sostenga le realtà del luogo, per preservarne l’esistenza.
Ecco allora che, come abbiamo proposto per la prolungata chiusura della Ravegnana, anche per la chiusura del ponte sul fiume Lamone proponiamo che vengano immediatamente concesse le esenzioni fiscali comunali alle attività economiche ed ai residenti di Torri , Borgo Masotti, Grattacoppa e Savarna
Ci auguriamo che almeno questa volta vi sia la sensibilità da parte dell’attuale amministrazione verso le preoccupazioni dei nostri concittadini delle suddette località.
La Giunta Verlicchi in assenza di provvedimenti del Sindaco uscente de Pascale alla prima riunione delibererà l’esenzione dei tributi comunali per tutto il periodo di chiusura del ponte sul fiume Lamone alle attività economiche e ai residenti delle località di Torri, Borgo Masotti , Grattacoppa e Savarna.