E’ ora di dare a Cesare quel che è di Cesare. Mentre il PD si ostina a non far riconoscere ai lavoratori delle cooperative sociali operanti nel settore dell’igiene ambientale il contratto di categoria (il Fise) mantenendo un contratto più svantaggioso e penalizzante economicamente, con differenze retributive che arrivano anche a 500 euro mensili.
Il 26 luglio 2019 ho provveduto ad inviare ai vertici di Atersir una nuova diffida, la seconda, dopo quella inviata il 6 marzo 2019, affinché venga previsto nel contratto di affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti, l’obbligo per il datore di lavoro di applicazione del contratto Fise a tutti i lavoratori delle cooperative sociali.
Detto contratto, in via di assegnazione all’unico offerente e cioè al raggruppamento temporaneo d’impresa costituito da Hera spa-Consorzio Formula Ambiente-Ciclat Trasporti Ambiente, deve, a nostro avviso, prevedere l’obbligo dell’applicazione del contratto Fise ai lavoratori che saranno chiamati a svolgere il servizio appaltato.
Ma nonostante Atersir abbia previsto nello schema di contratto di gara l’applicazione del Fise – Utilitalia, nella risposta alla nostra diffida del 6 marzo 2019 ci veniva comunicato che questa previsione non poteva riguardare i lavoratori utilizzati tramite subappalto.
Atersir sa bene che il Consorzio Formula Ambiente e Ciclat Trasporti Ambiente acquisiscono i lavori in nome e per conto dei propri soci che sono per l’appunto le cooperative associate che svolgono ed effettuano il servizio.
L’assegnazione, pertanto, non è certo un subappalto che, oltre ad essere limitato negli appalti pubblici avviene con apposito contratto tra soggetti che non hanno vincoli di associazione e partecipazione tra loro.
Ora, a fronte della risposta di Atersir, ho inviato una seconda diffida nella quale, oltre a ricordare i pronunciamenti in favore dei lavoratori delle cooperative sociali da parte dei Tribunali di Padova, Bologna e Rimini e della recente sentenza della Corte di Cassazione (La n.4951/2019), evidenzio che non può certo essere legittimata una nuova penalizzazione in danno ai lavoratori delle cooperative operanti nell’igiene ambientale.
Noi ravennati della lista civica La Pigna da oltre 2 anni ci occupiamo di questa annosa questione sostenendo la battaglia dei lavoratori anche attraverso l’assistenza giuridica, affinché si vedano riconosciuti dal Giudice del Lavoro le spettanze economiche e previdenziali pregresse.
Ad Atersir abbiamo fatto presente che in caso di mancata ottemperanza all’obbligo di applicare il contratto Fise a tutti i lavoratori delle cooperative sociali, interesseremo tramite un esposto la Procura della Repubblica di Bologna.