La Piadina Romagnola Igp leader in Romagna nei prodotti certificati con una crescita in doppia cifra. Ad attestarlo è il Rapporto sulla Dop Economy Ismea-Qualivita 2023 presentato nei giorni scorsi a Roma. Secondo i numeri elaborati relativi all’anno 2022, la Piadina Romagnola Igp risulta al 15esimo posto assolutotra i prodotti in valore nel comparto cibo con un peso di 58 milioni di euro. Un dato in crescita del +10,3% rispetto all’anno precedente quando aveva chiuso il 2021 a 53 milioni di euro.
La Piadina Romagnola Igp è l’unica dei prodotti tipici certificati della Romagna nella top 15, in una classifica regionale che vede esclusivamente presenze emiliane: Parmigiano Reggiano Dop al secondo posto, Prosciutto di Parma Dop al terzo, Aceto Balsamico di Modena Igp al quinto e Mortadella di Bologna Igp al nono.
Come ha sottolineato Mauro Rosati, direttore di Qualivita, nel corso della presentazione del Rapporto, l’Emilia-Romagna è leader in Italia nei prodotti certificati nel comparto cibo con una crescita complessiva del +5,4%. E in questa crescita “un ruolo importante l’ha avuto la Piadina Romagnola Igp grazie al lavoro del Consorzio che ha realizzato una grande campagna internazionale di promozione su un progetto europeo”.
Il riferimento è al progetto triennale di promozione sul mercato italiano e tedesco denominato ‘Choose the European Friendship: Piadina Romagnola & Friends’ che ha messo in evidenza il valore della produzione certificata dell’Unione Europea focalizzandosi sugli aspetti qualitativi, sociali ed economici del prodotto.
“Il Rapporto Ismea-Qualivita conferma l’importanza della certificazione Igp nella Piadina Romagnola sul piano della valorizzazione e della tutela contro i rischi di contraffazione – spiega Alfio Biagini, Presidente del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola – È un percorso che il territorio ha compreso, tanto che la piadina romagnola certificata è passata in nove anni da una produzione di 6.700 tonnellate alle quasi 25mila dello scorso anno. La Piadina Romagnola è il prodotto simbolo della Romagna sul piano dei numeri ma anche per quanto riguarda storia, tradizione e cultura. E proprio in questa direzione va l’attività del Consorzio con la consapevolezza e la responsabilità che la Piadina Romagnola è un patrimonio per l’intero territorio”.