Nella giornata di martedì 5 ottobre la Pasticceria Fiorentini di Marco Fiorentini ha ottenuto la targa di “Bottega Storica dell’Emilia-Romagna”, come da iscrizione avvenuta all’albo comunale delle Botteghe e dei Mercati storici avvenuta con determina del Comune di Faenza l’11 maggio scorso. La consegna della targa Bottega Storica alla famiglia Fiorentini (Franco, i figli Marco e Rita, la moglie di Marco Stefania Pirazzini, la moglie di Franco Domenica Zinzani, la cognata Pierina Zinzani, la figlia di Rita Giulia Zaffagnini) è stata effettuata dal Sindaco di Faenza, Dott. Massimo Isola e dal Presidente Confcommercio Dott. Paolo Caroli e dal Direttore Dott. Francesco Carugati.

Narrare la storia di un’azienda significa prima di tutto inoltrarsi nella rete di relazioni che l’hanno resa possibile.

Partiamo quindi a raccontare accennando un piccolo ma fondamentale dettaglio: due sorelle sposarono due fratelli, e tutti e quattro insieme iniziarono a lavorare in una realtà pre-esistente, in Piazza Martiri della Libertà, la Pasticceria Cenni.

Era il 1962 ed Enzo Cenni titolare dell’omonima pasticceria, offrì a Franco Fiorentini, apprendista interno dal 1954, di gestire l’attività.

Il fratello Italo Fiorentini lascia il mestiere da fornaio, presso Rossini in Piazza San Francesco, per aiutare il fratello Franco in laboratorio, e le rispettive mogli Domenica Zinzani e Pierina Zinzani, lasciano il lavoro alla Cisa e all’Omsa per occuparsi della vendita dei futuri manicaretti.

La produzione pasticcera vede impiattare la tradizione con ingredienti impeccabili e ricette piene di gusto che rivelano da subito la vera identità della pasticceria: un gusto fatto di memoria. Nasce l’inconfondibile zabaione Fiorentini (ricetta messa a punto da Franco Fiorentini già nel 1958, e rimasta tale anno dopo anno), poi i bignè con la crema di zabaione e così tutti i dolci legati alla tradizione pasticcera e al territorio: i tortelli di San Lazzaro, il torrone, il certosino, i brutti ma buoni, la torta millefoglie, la classica torta di pan di Spagna farcita allo zabaione, le favette dei morti, le dolcezze del Carnevale e tanto altro. Poi ovviamente le torte da cerimonia: piani infiniti di morbido pan di spagna farcito, che con tanta dolcezza andavano a suggellare il momento più bello.

Sette anni dopo avvenne il primo cambiamento, grazie ad un’occasione colta perché capitata al momento giusto.

Nel 1969 il negozio Natalucci di generi alimentari, ben posizionato ed avviato in C.so Mazzini 173/A, decide di chiudere: la notizia giunge a Franco ed Italo da un mediatore esterno.

I due fratelli decidono di vedere il locale e dopo qualche valutazione lo comprano e lo ristrutturano.

Nell’ottobre del 1969 apre la Pasticceria Fiorentini in Corso Mazzini, proprio dove la troviamo ora.

Il successo è ancora più travolgente. Con gli spazi rinnovati, le tecnologie all’epoca più all’avanguardia e i dolci davvero inconfondibili, i clienti corrono numerosi. La scelta è ben chiara. Per continuare a lavorare al massimo occorrono nuove assunzioni nel segno di una grande professionalità così si cominciano ad allevare giovani pasticceri che ancora oggi ritornano a fornire lezioni magistrali di praticità.

Il paradigma efficace permane sicuramente grazie all’aiuto familiare che non viene mai a mancare: le mani delle nonne erano l’aiuto più utile, soprattutto in quei tempi in cui i numeri in laboratorio non arrivavano a dieci, ed alla vendita non superavano il due.

Il gruppo famiglia è da sempre il connubio funzionale tra eccellente produzione e spartizione dei lavori.

Nei primi anni 80’ il giovane Marco Fiorentini inizia a lavorare in laboratorio desideroso di apprendere l’arte pasticcera e continuare così la tradizione di famiglia, il babbo Franco trasmette tutti i segreti che negli anni sono diventati preziosi per l’ottima riuscita dei prodotti. In breve Marco diventa un vero maestro nel lavorare la pasta sfoglia e nelle varie preparazioni di pasticceria.

All’inizio del 1990 anche Davide Fiorentini muove i primi passi nel laboratorio di famiglia, senza purtroppo essere accompagnato dal babbo Italo che qualche anno prima è venuto a mancare.

Così i due cugini pieni di entusiasmo e mille idee, portano il loro contributo che anno dopo anno diventerà prezioso e indispensabile. L’attività è in fermento, proprio come l’animo dei due giovani. C’è tanta voglia di ampliare l’offerta.

E così il 6 ottobre 1990 la Pasticceria Fiorentini apre anche lo spazio bar. L’idea non è comunque quella di concepire lo spazio con tavoli e sedie, bensì quella di incentivare un consumo veloce, per non volere togliere spazio alla vendita di pasticceria che dovrà sempre essere la protagonista assoluta.

Il giorno dell’inaugurazione la Pasticceria è presa letteralmente d’assalto.

Marco e Davide continuano ogni giorno l’opera di rinnovamento in maniera costante ed inarrestabile. Nel periodo natalizio si preparano fragranti panettoni artigianali, in quello pasquale soffici colombe e uova gustose con le grandi novità del cioccolato portate da Marco Fiorentini.

I tempi sembrano davvero maturi per un cambio di gestione. E così avviene.

Nel 2000 Franco passa al reparto vendita cambiando totalmente mansione, è il veterano, conosce i prodotti meglio di chiunque altro e non perde occasione per dare ai clienti suggerimenti e consigli, legando in maniera sempre più profonda la produzione alla vendita.

Da quel momento la Pasticceria è nelle mani di Marco e Davide. Competenze diverse con un unico obiettivo: l’identità della pasticceria artigianale di qualità sempre aperta al rinnovamento. La qualità dei prodotti è sempre altissima.

Poi la grande novità del gennaio 2009: la Pasticceria Fiorentini diventa anche Gelateria.

Un nuovo modo di preparare il gelato in città, senza polveri magiche, senza semi lavorati, senza effetti ottici. Ricette sapientemente bilanciate per un gelato puro e semplice.

Pochi gusti sempre legati alla stagione, ad una materia eccellente con un occhio al territorio.

Nell’ottobre 2013 la pasticceria cambia strategia aziendale, affinando l’arte dolciaria e assumendo un nuovo assetto sociale: Davide lascia l’attività per seguire altre scelte professionali e così subentrano a fianco di Marco Fiorentini, Rita Fiorentini e Stefania Pirazzini, divenendo Fiorentini Marco SAS.

Nel 2014 si decide di aprire un nuovo punto vendita in Corso Mazzini 8, creando uno spazio per la vendita di prodotti più moderni e simili all’arte dolciaria francese.

Dopo circa 3 anni la Pasticceria Fiorentini decide di fare un’altra scelta. Giunta l’occasione e le forze di aprire un nuovo locale in una posizione ed in uno spazio più comodo e adatto, si sceglie di chiudere in C.so Mazzini 8 per aprire senza impazienza in Viale Baccarini 42.

La spinta maggiore arriva sicuramente da nuove e giovani forze, sempre interne alla famiglia, con spunti di creatività e voglia di fare.

Nel maggio 2017 il genero di Marco, Alessandro Galeati, apre in una perfetta location di passaggio nel centro storico di fronte al Museo Internazionale delle Ceramiche, il Frankie Bar. Tale nome deriva dal connubio tra il nome di Franco Fiorentini e Francesca, la figlia di Marco Fiorentini.

Frankie è un locale giovane e di tendenza, in continua evoluzione, che avvicina i sapori della tradizione Fiorentini: fragranti brioches, pizzette, bignè allo zabaione, fette di torta ecc., ai panini creativi che hanno fatto la storia del locale negli anni 70, con il mitico Marcello.

Partito come luogo per la prima colazione e gli aperitivi, in giugno 2020 ha aggiunto la cucina dando così ampio sfogo alla creatività dello Chef Alessandro Miroballo.

“Questa è la pasticceria Fiorentini, questa è la nostra storia. Una storia radicata, che nasce nella famiglia e che si allarga anno dopo anno portando dentro di sé il preziosissimo contributo di tutti coloro che hanno lavorato e che hanno condiviso con noi tanti momenti di vita. I nostri dipendenti. A loro va un ringraziamento speciale, che viene dal cuore perché se stiamo scrivendo la storia della nostra bottega e quindi della nostra Faenza è anche per merito loro.

Questo per noi non è un arrivo, non è un traguardo. È solo un’ulteriore stimolo ad andare avanti lungo la stessa strada, lavorando umilmente, senza tanti clamori, inseguendo sempre la massima qualità e la freschezza dei prodotti, con la consapevolezza che quanto è stato fatto fino ad ora, è ben fatto”.