La mia acqua non si è fermata: la campagna di educazione ambientale promossa da Romagna Acque – Società delle Fonti spa e rivolta alle scuole primarie e secondarie di I e II grado della Provincia di Ravenna, è stata ripensata dopo l’interruzione degli incontri in presenza e trasformata per la fruizione digitale.
I percorsi tradizionali proposti per l’anno scolastico 2019-2020 sono stati ripensati per essere fruiti con modalità diverse, per dare risposte concrete alle diverse necessità e alle problematiche che il mondo della scuola ha riscontrato negli ultimi mesi di scuola. I docenti hanno infatti potuto scegliere se svolgere gli incontri con le video lezioni in diretta, vere e proprie aule virtuali in cui gli educatori hanno interagito con gli studenti, o con i kit di materiali didattici digitali, con i quali sviluppare i moduli in autonomia, nei tempi e con le dotazioni informatiche a loro più comode. Una terza opzione ha rinviato all’autunno la possibilità di recuperare gli incontri e le uscite didattiche, in conformità a quanto sarà stabilito a livello nazionale per lo svolgimento dell’anno scolastico 2020-2021. Tutte le classi iscritte a questa edizione potranno inoltre accedere ai contenuti presenti sul nuovo manuale didattico digitale, pensato per rendere il progetto più sostenibile e a passo con i tempi. Oltre alle scuole del ravennate, sono state coinvolte nell’iniziativa anche quelle di Rimini e Forlì-Cesena per un totale di circa 80 classi aderenti e 1700 studenti.
Dichiara Tonino Bernabè, presidente Romagna Acque – Società delle Fonti spa:
“Alla luce del momento complesso per gli istituti scolastici, dovuto all’emergenza sanitaria che sta vivendo il Paese, Romagna Acque – Società delle Fonti spa ha scelto di restare al fianco degli insegnanti e dei circa 400 studenti del territorio che hanno aderito al progetto in questo anno scolastico, per portare avanti, anche a distanza e in linea con le indicazioni del MIUR, le attività che da oltre 5 anni coinvolgono il mondo della scuola con lezioni, laboratori pratici e visite agli impianti e ai punti più caratteristici dell’Acquedotto della Romagna”.
Aggiunge Massimo Gottifredi, presidente di Cooperativa Atlantide che si occupa di progettare e realizzare le attività:
“Tra i suoi obiettivi il progetto si propone di aumentare la consapevolezza ambientale, di sensibilizzare verso il problema della tutela delle risorse idriche e innescare un dialogo con le scuole, attraverso modalità innovative, ora più che mai con la didattica a distanza. Oltre a far conoscere le principali fonti idriche del territorio e il funzionamento dell’acquedotto della Romagna, il progetto affronta temi di interesse oggi più che mai attuale come i cambiamenti climatici, l’inquinamento delle risorse idriche per la presenza di plastica e la salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi acquatici. Proprio da questo anno scolastico infatti, i docenti hanno potuto scegliere se realizzare un approfondimento specifico sul tema della plastica, incentrato anche sulla riduzione del consumo di acqua in bottiglia e più in generale sulla cultura del plastic free“.