Il 17 ottobre, a partire dalle 7,30, SGB sarà in presidio di fronte al Tribunale di Ravenna per sostenere la causa legale promossa dai lavoratori licenziati dalla Logistica Ferrari che chiedono l’assunzione, con il mantenimento dei diritti maturati, nelle aziende che sono subentrate nell’appalto all’interno della Marcegaglia di Ravenna.
“Il 31 agosto di un anno fa, dopo una settimana di scioperi e blocchi delle merci allo stabilimento Marcegaglia di Ravenna, La Cisa Trasporti e la stessa Marcegaglia sottoscrivevano con SGB un accordo che avrebbe dovuto garantire a tutti i lavoratori della Ferrari Logistica il diritto a proseguire il loro rapporto di lavoro con le società subentranti.
A seguito di quell’accordo, solo 16 lavoratori venivano assunti a tempo indeterminato da La Cisa Trasporti. Malgrado i successivi scioperi, le manifestazioni davanti alla Prefettura e in consiglio comunale, per 8 lavoratori della Logistica Ferrari scattava il licenziamento e altri 2 venivano trasferiti a Mantova, contro la loro volontà.
Licenziamenti e trasferimenti voluti da Marcegaglia che, in spregio all’accordo firmato, ha voluto dare un chiaro segnale: nessun diritto dei lavoratori deve essere certo nel cambio di appalto.
Garantire il diritto al lavoro per tutti i lavoratori avrebbe “azzoppato” il sistema degli appalti della Marcegaglia, quale strumento di ricatto per ridurre salario e diritti ai lavoratori.
Condizione di ricatto che può continuare grazie a CoFaRi, a cui è stata assegnata la parte preponderante dell’appalto. Una cooperativa che ha assunto, ma a tempo determinato; in cui per avere un salario dignitoso occorre fare turni di 12 ore, saltando i riposi; dove la paga è inferiore perché non sono riconosciuti gli aumenti previsti dal rinnovo del CCNL del settore; dove si lavora con livelli inferiori alle mansioni assegnate.
E’ la condizione di “perenne ricatto da parte dei datori di lavoro” segnalata dal Giudice di Cassazione Riverso, nell’intervista al Corriere di Ravenna. Condizione che ha trovato però dei lavoratori e un sindacato indisponibili ad “essere messi in un angolo”.
La lotta per i diritti e la dignità dei lavoratori non si ferma: davanti al Tribunale come davanti ai tornelli e ai cancelli della Marcegaglia. Una lotta a cui chiamiamo tutti i lavoratori della Marcegaglia, con l’adesione allo sciopero generale del 26 di ottobre prossimo”.