La Giunta comunale nell’ultima riunione ha approvato con delibera la riduzione delle rette dei nidi per i bambini che si assentano in maniera prolungata a causa del Covid.
A causa della pandemia, sulla base di quanto accaduto nei mesi passati, è stato verificato che la presenza dei bimbi al nido, almeno in questo momento storico, è stata discontinua, sia per piccoli malanni non legati all’emergenza sanitaria ma anche per i ripetuti ‘stop-and-go’ dettati dall’Azienda sanitaria per eseguire il tracciamento di soggetti colpiti dal Covid. Tenuto conto di questo, la Giunta comunale ha fatto alcune considerazioni che hanno portato a due decisioni poi ufficializzate con la delibera.
La prima misura riguarda il tema dell’applicazione della riduzione del 5% che, malgrado in base al Regolamento di gestione dei nidi viene applicata “per periodi di assenza pari o superiore ai cinque giorni consecutivi di effettivo servizio nel mese per un massimo di tre settimane”, la Giunta ha deciso di estendere il periodo di applicazione della riduzione oltre le tre settimane.
La seconda decisione invece è una ulteriore riduzione del 3%. Infatti, tenuto conto che tra settembre e dicembre 2020 le sospensioni delle attività educative hanno avuto una durata media di 6-8 giorni e che il rispetto dei protocolli per il contrasto dell’epidemia hanno comportato un notevole incremento delle assenze dei bambini dai servizi per l’insorgenza di comuni e lievi sintomi influenzali, anche non collegati al Covid, cosa che comporta facilmente il superamento del limite di tre settimane di assenza per le quali può essere applicata la riduzione del 5% a settimana, la Giunta comunale ha ritenuto di integrare quella percentuale con una riduzione straordinaria del 3% per ogni giorno di mancata fruizione del servizio alla retta mensile di ogni bambino correlata all’emergenza Covid in attuazione delle procedure stabilite dagli organi sanitari che propongano la sospensione delle attività.
“Con quest’azione -spiega Martina Laghi, assessora con delega ai Servizi educativi- l’amministrazione vuol rendere più concreta la vicinanza alle famiglie di bimbi piccoli la cui frequenza ai servizi educativi può risultare in questo periodo più discontinua a causa della pandemia da Covid. L’applicazione della riduzione decisa si aggiunge a quelle già applicate per diverse famiglie, grazie ai contributi regionali”.