L’ascesa della disciplina sportiva Ginnastica Dinamica Militare Italiana nel centro Italia continua senza conoscere sosta, a solo un anno dall’inaugurazione del primo centro GDM a San Marino, oggi si contano centri attivi a Novafeltria, Villa Verucchio, Fano, nonché la prossima settimana saranno inaugurati dei nuovi centri a Rimini (palestra scuola Valturio), il 4 marzo alle ore 20, a Ravenna (palestra liceo classico Carducci), il 5 marzo alle ore 19,30 e a Savignano sul Rubicone (palestra scuola elementare Rio Salto), il 12 marzo alle 19,30. A settembre verranno aperti a Morciano e Ancona, oltre a due centri in Umbria.
La GDM sta acquisendo sempre più successo perché è riuscita a cogliere l’esigenza da parte delle persone di una maggiore naturalezza nella ricerca del benessere del corpo umano. In questo ambito questa pratica cementa un rapporto tra persone basato sulla reciproca fiducia. Ma che cosa si intende quando si parla di Ginnastica Dinamica Militare? «È una metodologia di allenamento aperta a tutti – spiega il capo istruttore di GDM del Centro Italia Giorgio Bucci- .
Si basa su un principio fondamentale, ovvero l’assenza di marchingegni e carichi per potenziare il proprio corpo, recuperando la vera natura dell’essere umano. È nata negli anni ’70, utilizzata per allenare Pietro Mennea, Sara Simeoni e altri campioni nazionali ed internazionali. Inizialmente, questa tecnica veniva utilizzata appunto su atleti, per migliorare le capacità fisiche poi è stata portata avanti, nel 2013, da Mara Uggeri e Matteo Sainaghi a Brescia, a seguito di una tesi che lo stesso Matteo ha dedicato proprio a questa nuova disciplina.
Il Coni ha promosso la GDM come disciplina sportiva vera e propria, tramite il responso del CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale). È proprio grazie a questo importantissimo riconoscimento che i corsi di formazione di questa pratica vengono svolti nei centri autorizzati del Coni».