A ricordare Sellitto sono anche alcuni degli uomini che hanno prestato servizio sotto il suo comando:
“Maresciallo buonasera” scrive Giovanni “Ne è passato di tempo da quando ci siamo visti l’ultima volta alla base Milano Marittima. Che dire, sei stato il mio primo maresciallo, il mio primo capoufficio, ma voglio mettere da parte il dispiacere. Voglio invece pensare a tutte le cose belle che in quegli anni abbiamo fatto, dagli scherzi al caffe alle macchinette, dalla tua musica che mettevi sempre in ufficio fino al tuo devastante sorriso. Con te, io e altri ragazzi, abbiamo mosso i primi passi di questa carriera militare. Tu c’eri sempre per noi, sempre disponibile e sempre pronto a porgere una mano e a proteggerci. Per questo non voglio ricordarti come un’amico, ma più simile ad un padre, un padre sempre felice e col sorriso stampato sulla faccia. Nonostante non ci vedessimo da tempo, puntuali ad ogni festa comandata arrivavano i tuoi messaggi d’auguri, perchè noi soldati alle prime armi cresciamo e ci allontaniamo, ma tu come un padre amorevole continuavi con semplicità a volerci bene. Per questo son sicuro che continuerai a tenerci d’occhio ovunque tu sia
È tornato alla casa del Padre oggi, sabato santo, Antonio Sellitto, 56 anni, lettore e operatore pastorale della parrocchia di San Vittore. Lo ricordano la comunità dei diaconi permanenti (nella quale aveva fatto un cammino di discernimento), la parrocchia e la Diocesi che si stringono alla moglie Angela e due figli, Gianna e Daniele.
Originario di Roma, maresciallo dell’esercito, si era trasferito a Ravenna per lavoro e si era subito messo a disposizione nella parrocchia di San Vittore, per tantissimi servizi, dal carro di Carnevale agli itinerari di preparazione al matrimonio fino appunto al ministero del lettorato.
“Antonio era uno che non diceva mai di no”, lo ricorda Edo Assirelli, direttore dell’Ufficio Famiglia e responsabile della formazione dei diaconi permanenti in Diocesi: “La generosità era forse il tratto distintivo del suo carattere”. Il non poter essere accanto fisicamente, il non poter salutare insieme un fratello, aggiunge Assirelli “è una ferita in più che si aggiunge al dolore della perdita ma, da credenti, sappiamo che non è finita qui. Ci sarà la Risurrezione. Lui ci ha preceduto ed è già nella vita eterna”. La Diocesi prega per la famiglia, affida Antonio alla Misericordia del Padre rendendo grazie per il suo amore e servizio alla sua famiglia e comunità.
Ciao marescià!!”
Andrea invece lo ricorda così: “Sei stato un Signor Maresciallo, ma prima di tutto un uomo che aveva sempre una parola buona per i suoi tanti figli!
Ho vissuto sotto il tuo comando per un anno e mezzo, dovrei avere milioni di riocordi, ed invece oggi ho difficoltà a tornare con il pensiero a quei tanti giorni passati insimeme a te, ed ai mie commilitoni….. propbabilente il mio incidente mi ha scombussolato anche un po di memoria!
Ma niente, potrà farmi dimenticare la tua gentilezza ed abnegazione”.
Anche Veronica Verlicchi, capogruppo in consiglio comunale per La Pigna, ha voluto ricordare Sellitto: ” Quando qualcuno se ne va si dice sempre che era una brava persona, a volte con un po’ di retorica. Ma lui, Antonio Sellitto era davvero una brava persona. Onesto, corretto, pulito. Sempre con il sorriso.
Questo maledetto virus ti ha strappato all’affetto dei tuoi cari, ancora troppo giovane. Mi stringo in un abbraccio virtuale alla tua famiglia. Ciao Antonio e grazie di tutto”.