Curti S.p.A., per rispettare le misure previste dal D.P.C.M. 11 marzo 2020 in materia di contenimento del contagio da Covid-19, sta limitando quanto più possibile il contatto fra i suoi dipendenti attraverso:
- ripartizione delle attività in 2 o 3 turni di lavoro, per ridurre le presenze medie in contemporanea in azienda;
- incentivazione quanto più possibile delle proprie attività con le modalità previste dallo smart working.
“Crediamo fermamente che sia responsabilità di tutti e di ognuno fare la propria parte per contribuire alla salute della comunità, con obiettivo di tornare quanto prima alla serenità e alla quotidianità.
In questo periodo abbiamo ridotto all’urgente e all’indispensabile tutte le trasferte in Italia e all’estero, sospeso tutti gli eventi lavorativi che comportino aggregazione e sostituendoli con conference call e meeting on-line.
Da sempre in CURTI uno dei valori più importanti è stato quello di concentrarci per innovare e da qui avviare collaborazioni per progetti di crescita e sviluppo: è quello che ci riesce meglio e vogliamo continuare a farlo. E per questo siamo disposti a utilizzare nuovi strumenti e nuove modalità di intervento a favore dei nostri clienti e dei nostri partner, ma soprattutto a favore del nostro sistema economico e del nostro territorio, messi a durissima prova dall’inevitabile rallentamento che ci è imposto dal contagio.
Per questo continuiamo tutti a giorni a fare il possibile per supportare i nostri dipendenti e le loro famiglie, ma anche le decine di imprese della Romagna che ogni giorno, da preziosi fornitori, ci aiutano ad essere una eccellenza italiana ed internazionale in tanti settori. Siamo fiduciosi che una volta superata la crisi, i processi sperimentati in queste settimane potranno rappresentare la partenza di nuovi modelli a favore dello sviluppo e dell’attrattività del nostro straordinario territorio.
Adattarsi è stata una delle chiavi dei successi italiani: è la capacità di capire e accettare i cambiamenti, di affrontare e superare eventi traumatici e periodi di difficoltà. Ci piace pensare che se lo abbiamo fatto tante volte da migliaia di anni, forse siamo ancora bravi. E’ il momento di dimostralo e lo stiamo facendo, cambiando tutti le nostre abitudini”.