Seafood Global Expo è la più importante Fiera mondiale dei prodotti ittici, che dopo 27 anni a Bruxelles quest’anno si svolge a Barcellona dal 26 al 28 aprile con 1.550 aziende espositrici provenienti da 76 paesi.
Anche l’Italia è ben rappresentata a Barcellona, con tante aziende che hanno portato in fiera le proprie eccellenze.
In questo contesto ha trovato spazio anche La Selvaggia di Marina di Ravenna, la prelibata cozza a crescita spontanea del nostro mare. In particolare, a Barcellona si è parlato della Festa della Cozza che si svolge da diversi anni nella località di mare a due passi da Ravenna. A parlarne c’era Nevio Ronconi, Presidente Tuttifrutti e organizzatore dell’evento.
“A Barcellona abbiamo ricordato come la Festa della Cozza di Marina di Ravenna sia organizzata insieme ai pescatori subacquei delle cozze e a Slow Food – dichiara Nevio Ronconi – e rappresenti un evento che valorizza e dà grande notorietà a un prodotto eccellente del territorio e dalle qualità eccezionali. Grazie anche al contributo e patrocinio del Comune di Ravenna e al patrocinio della Regione Emilia-Romagna, anche quest’anno si terrà nell’ultimo fine settimana di giugno un evento che richiama migliaia di persone.”
A dare man forte a Ronconi sui temi del mitico mitilo di Marina di Ravenna alla fiera c’era il dirigente della Regione Emilia-Romagna Piergiorgio Vasi, che ha sottolineato come “le attività di acquacoltura e di pesca di molluschi costituiscono per l’Emilia-Romagna uno dei settori più importanti e rilevanti dell’economia ittica regionale.
Per questo abbiamo ritenuto opportuno promuoverne il valore, dando spazio al Seafood Expo Global di Barcellona alla Festa nazionale della cozza e poi ai pescatori, agli allevatori e ai trasformatori di questi prodotti di grandissima qualità, come la Cozza Selvaggia di Marina e la Cozza Romagnola allevata negli impianti o come la Vongola Verace di Goro, senza dimenticare le ostriche che recentemente si sono collocate sul mercato o le tradizionali poverazze, vera ricchezza del nostro mare, a dispetto del nome.”