In occasione della visita del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nelle zone della Romagna colpite dall’alluvione dei giorni scorsi, la FLC CGIL ha organizzato un presidio antistante la scuola media Mercuriale di Forlì.
Erano presenti la segretaria generale della FLC CGIL Emilia Romagna, le segretarie generali delle Camere del Lavoro di Forlì e di Cesena e i segretari generali della FLC CGIL di Forlì Cesena, Ravenna, Rimini e Parma.
Presente anche una delegazione degli studenti, che ha aderito al presidio.
Il ministro ha dato la sua disponibilità a incontrare una delegazione dei partecipanti al presidio che nei giorni scorsi aveva manifestato diverse difficoltà e problematiche sui recenti provvedimenti adottati dal Governo e dal Ministro stesso, dopo la pubblicazione del DL. 81 del primo giugno scorso. La delegazione ha messo in evidenza i seguenti punti di criticità e richieste: provvedimento tardivo sugli esami, a lezioni già ultimate, senza confronto con le rappresentanze dei lavoratori e le associazioni degli studenti; proroga dei contratti in scadenza con particolare attenzione al personale ATA; richiesta di organico aggiuntivo per la ripartenza dell’a.s. 2023/24; stop al dimensionamento della rete scolastica, provvedimento in via di definizione; misure straordinarie per la mobilità annuale del personale docente e ATA; modalità agevolata per le immissioni in ruolo per coloro che hanno avuto una diversa calendarizzazione delle prove concorsuali; monitoraggio puntuale sui danni subiti dalle scuole e l’immediato ripristino dei laboratori e delle aule danneggiate; individuazione di misure economiche a favore degli studenti che versano in condizione di difficoltà per agevolare il trasporto pubblico attraverso l’esenzione se non la riduzione degli abbonamenti, aiuti per l’acquisto dei libri scolastici e materiali scolastici vari, di device; di non dimenticare, nel tempo, i bisogni della scuola emiliano romagnola oggi piegata dalla violenza dell’alluvione.
“Abbiamo, inoltre, rappresentato la nostra convinta contrarietà e preoccupazione sul D.d.L. Calderoli e gli effetti negativi dell’autonomia differenziata nella scuola e più in generale nella struttura sociale ed economica del Paese.
Si rende necessario attivare un canale di interlocuzione più sistematica delle relazioni sindacali, a partire dalle questioni relative al dimensionamento della rete scolastica.
Da ultimo, abbiamo chiesto al Ministro di impegnarsi per una chiusura rapida della trattativa sul rinnovo del contratto (sulla parte normativa e il residuo di parte economica), contratto già scaduto da tre anni per ripartire con il prossimo rinnovo, stanziando le risorse necessarie nella prossima Legge di Bilancio”.
Il Ministro si è impegnato a tenere in considerazione le richieste avanzate dalla delegazione.