Si è concluso venerdì scorso, nel tardo pomeriggio, il sesto congresso provinciale della Cgil che ha visto la rielezione del segretario generale della Cgil di Ravenna Costantino Ricci. La due giorni di lavori è stata scandita da momenti di approfondimento e confronto, con la partecipazione di Maurizio Landini, della segreteria nazionale della Cgil, e di Antonella Raspadori, della segreteria della Cgil regionale. L’importante appuntamento dell’organizzazione sindacale è stato purtroppo segnato dalla tragica morte, di giovedì scorso, del lavoratore della Protezione civile, Danilo Zavatta, avvenuta nel crollo che ha interessato la diga di San Bartolo.
L’Assemblea generale della Cgil, venerdì mattina, ha fermato i lavori osservando un minuto di silenzio ed esprimendo profondo cordoglio ai familiari del tecnico della Protezione civile che ha perso la vita nell’ennesimo infortunio mortale sul lavoro. “Fermo restando il lavoro della Magistratura – dice la Cgil -, questo incidente rilancia la necessità di un impegno costante sul versante della prevenzione per evitare che questi drammi si ripetano”.
“Sulla sicurezza l’impegno deve essere quotidiano e costante – commenta l’appena riconfermato Costantino Ricci -. Il nostro territorio è chiamato a grandi sfide sul fronte occupazionale e dello sviluppo, ma nessun passo può essere compiuto senza la massima attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. Porto, distretto chimico, offshore, turismo, cultura sono cruciali per il rilancio dell’economia ravennate. Accanto a questi comparti abbiamo altri settori altrettanto importanti: il distretto ceramico di Faenza, le aziende della gommaplastica dell’area lughese, la meccanica legata all’automotive e al packaging, il settore edile e il settore agroindustriale della nostra provincia”.
Ricci si sofferma sugli altri argomenti affrontati al congresso, tra i quali la sfida della riduzione dell’orario di lavoro e il rilancio del ruolo della contrattazione: “Nei contratti nazionali – dice il segretario – dovranno essere definite modalità e ambiti nei quali inserire riduzione di orario a parità di salario, organizzazione del lavoro e sicurezza, ma sarà la contrattazione decentrata che dovrà delineare, settore per settore, azienda per azienda, la definizione concreta della riduzione. Una riduzione d’orario che non potrà essere generalizzata ma dovrà seguire l’innovazione tecnologica, la produttività dell’impresa e il valore aggiunto prodotto. Per questo diventano più stringenti regole certe per la contrattazione. Altro elemento fondamentale sarà il raggiungimento di una contrattazione inclusiva per garantire parità di diritti a tutti i lavoratori”.