Mercoledì 26 giugno, nella suggestiva location del Villa Abbondanzi Resort di Faenza, si è tenuta la quarta edizione de “La Cena delle Stelle”, evento organizzato dall’Istituto Oncologico Romagnolo che unisce alta cucina e solidarietà. Lo chef Igles Corelli, sostenitore storico dello IOR e mente dell’iniziativa, anche nel 2024 ha messo insieme una squadra da sogno dietro ai fornelli, con l’executive chef del Ristorante Atman in Villa Rospigliosi, Marco Cahssai, agli antipasti; Antonella Ricci e Vinod Sookar, noti come i “Romeo e Giulietta della cucina italiana”, ai secondi; e Corrado Parisi ai dessert. Cinque grandi della ristorazione che mettevano insieme sette stelle Michelin per un menù unico, irripetibile ed esclusivo, un autentico viaggio nei sapori che ha ammaliato le 134 persone sedute a tavola, giunte a Faenza per deliziarsi il palato ma anche per sostenere la ricerca scientifica oncologica che porta al letto dei pazienti nuove e sempre più efficaci opportunità di cura.

E proprio in ossequio al reale motivo per cui “La Cena delle Stelle” viene realizzata le emozioni non sono arrivate esclusivamente dalle pregevoli portate assaggiate nel corso della cena: al termine della serata, infatti, è arrivata la toccante video-testimonianza di Michele Mariani, paziente oncologico cui idealmente era dedicato l’evento. Il cinquantaseienne di Pesaro è infatti affetto da mieloma multiplo, neoplasia del sangue nota per essere la malattia di cui è affetto anche l’artista Giovanni Allevi e per cui presso l’IRST “Dino Amadori” IRCCS di Meldola si stanno portando avanti studi innovativi sostenuti dallo IOR anche per mezzo dei contributi ricevuti ieri. Michele ha raccontato di come abbia trasformato la malattia in qualcosa di positivo per sé e per chi lo circonda: ogni volta che viene ricoverato al Policlinico Sant’Orsola di Bologna, o che si reca presso il reparto in cui è seguito per esami e terapie, porta infatti con sé il naso rosso da clown e regala momenti di gioia a “compagni di sventura”, infermiere e medici. Le sue particolari creazioni colorate gli sono valse il titolo di “mago dei palloncini”: e se pure non poteva essere presente a causa del recente trapianto a cui si è sottoposto, ad esserci erano proprio i suoi splendidi palloncini, che hanno fatto scattare una vera e propria “gara di solidarietà” tra i presenti per chi si accaparrava l’opera più simpatica a suon di donazioni. Ben 33 persone hanno dato un contributo ulteriore, per un totale di quasi 3.000 euro da aggiungere all’incasso delle partecipazioni alla serata e al sostegno del main partner dell’evento, Terre Cevico. Alla fine sono stati circa 40.000 gli euro raccolti a favore della ricerca scientifica portata avanti proprio dall’IRST di Meldola.

«La mission dell’Istituto Oncologico Romagnolo non è solo essere “vicino a chi soffre”, ma anche “insieme a chi cura” – ha spiegato Luca Panzavolta, Presidente IOR – nel caso di stasera siamo particolarmente orgogliosi perché sosteniamo la ricerca indipendente su una patologia rara, che avendo numeriche più basse in termini di incidenza riceve sicuramente meno contributi. Per noi ovviamente ogni paziente invece merita la massima attenzione e di ricevere nuove opportunità di cura che aumentino le prospettive di sopravvivenza. La Romagna anche stasera si conferma una terra geograficamente limitata ma con una forte spinta verso la solidarietà e la generosità: anche il tempo ci ha graziato e ci permette di goderci un bellissimo evento in una splendida location, con tanti amici presenti per fare la differenza insieme». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale IOR e Presidente IRST: «La speranza dev’essere di tutti. Il sodalizio tra IOR e IRST permette di dare gambe a ricerche promettenti che altrimenti farebbero fatica a trovare risorse, contribuendo a sostenere il lavoro di medici, biologi, tecnici di laboratorio che portano nuove opportunità al letto del paziente. Quella di stasera è solo una delle tante occasioni per partecipare alla nostra vita: con “La Cena delle Stelle” si chiude il calendario degli eventi IOR di raccolta fondi per la prima parte dell’anno, terminata l’estate torneremo con ancora maggior slancio per sensibilizzare quante più persone intorno ai temi della lotta contro il cancro».

Lo chef Igles Corelli, vera anima della serata, si è fatto portavoce della squadra ai fornelli. «La mia sensibilità nei confronti della mission dello IOR nasce purtroppo per i casi di tumore che ho avuto in famiglia: sia mio padre che mia zia sono venuti a mancare a causa di questa malattia, quindi mi sono avvicinato a questa no-profit per fare la mia parte affinché la ricerca faccia passi avanti contro questa patologia. È il quarto anno che proponiamo “La Cena delle Stelle” se consideriamo anche la “Reunion Trigabolo” dell’anno scorso: sono eventi a cui è sempre un piacere partecipare anche al di là della buona causa, perché si trasformano in occasioni per rivedere amici e colleghi chef. Direi che questo format funziona perché la partecipazione è sempre stata forte: sono serate che diventano feste bellissime, sentite, emozionanti, in una parola un successo». Successo che, come ricordato all’inizio, si deve anche all’amicizia di un main partner come Terre Cevico che, oltre a sostenere i costi della serata, ha aggiunto un contributo per la ricerca. «Siamo molto onorati di essere qui questa sera – ha spiegato il Presidente dell’azienda, Franco Donati – non potevamo chiamarci fuori da un’iniziativa che sostenendo la ricerca scientifica contro il cancro porta beneficio a tutto il territorio in cui operiamo. Per noi è importante essere al fianco dello IOR non solo per la sua anima scientifica ma anche per quella assistenziale, sia nelle fasi di malattia delle persone che nel supporto al ritorno alla vita per quella che era prima della diagnosi. Non si tratta di una mera sponsorizzazione ma di un’autentica amicizia fondata su valori comuni». «D’altronde – ha aggiunto Paolo Galassi, Direttore Generale di Terre Cevico – anche noi come lo IOR siamo una cooperativa: ci rivolgiamo a 4000 soci e teniamo nella massima considerazione ogni progetto dedicato a prendersi cura della loro salute. Fare del bene al territorio in cui si opera ritengo sia fondamentale e noi siamo orgogliosi di sostenere la lotta contro il cancro: è un percorso che abbiamo iniziato già da qualche anno e continueremo sicuramente su questa strada».