“Al fine di far fronte ai costi sostenuti per l’approvvigionamento di dispositivi e strumenti di protezione necessari a fronteggiare l’emergenza sanitaria generata dal CoVid-19, mascherine, guanti, indumenti, calzari, dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea, detergenti, ecc…, Invitalia Spa ha recentemente emanato un bando mettendo a disposizione delle imprese la somma di 50 milioni di euro, risorse provenienti dal bilancio dell’INAIL” afferma Mauro Basurto, Segretario Generale Confimiromagna.
“Le domande dovevano essere presentate in modalità telematica a decorrere dallo scorso 11 maggio, tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 18.00, fino a lunedì 18 maggio. Qualora poi la fase di prenotazione fosse andata a buon fine, le aziende avrebbero successivamente dovuto completare l’iter con l’inoltro della domanda di rimborso vera e propria opportunamente documentata. Fin qui tutto bene…Anzi, benissimo…, tant’è che Invitalia enfatizza il successo dell’operazione: 249.681 prenotazioni, di cui 208.826 valide, per un importo richiesto complessivo pari a 1.207.561.075 euro” spiega Mauro Basurto.
“In realtà sono state soddisfatte le richieste di prenotazione arrivate nella prima frazione di secondo utile dall’apertura del diabolico click day: praticamente i 50 milioni stanziati sono stati sufficienti per coprire le domande inviate tra le 9:00:00 e le 9:00:01 dell’ 11 maggio (poco più di 3000). La domanda sorge spontanea, direbbe Antonio Lubrano!!! Visto che nel bando era espressamente vietato l’utilizzo di sistemi automatici di invio della prenotazione, c’è da chiedersi come le prime aziende (che non biasimo in quanto, anche se così fosse, di necessità si fa virtù) ammesse a rimborso abbiano potuto compilare i tre campi necessari all’invio della domanda in tempi di poco superiori ad un centesimo di secondo (che vi fossero Superman o Flash in consolle?) Coraggio cari Imprenditori, abbiate pazienza, vedrete che nell’attesa di un serio, strutturato e lungimirante piano di politica industriale, che da anni rivendichiamo, prima o poi una “botta di culo” e il click giusto capiteranno anche a voi” prosegue Basurto.
“Per consolazione, suggeriamo un paio di letture: il Decreto Rilancio (260 pagine) e le relative Istruzioni Operative (200 pagine), in attesa dei prossimi Decreti attuativi (dovrebbero essere poco meno di cento, per fortuna, pensavo di più….). Inoltre, volendo, potreste andare a comparvi una bicicletta o un monopattino!” conclude Mauro Basurto.