Ogni anno, dal 1968, la Chiesa Cattolica invita tutti, ovunque nel mondo, a celebrare la Giornata della Pace il primo di gennaio. La ricorrenza è stata adottata anche dalla società civile. Il Papa, in tale occasione, invia un messaggio per riflettere su un tema appositamente scelto. Quest’anno è: “Rimetti a noi i nostri debiti: concedici la tua Pace” ed è incentrato soprattutto sui “concetti di Speranza e di Perdono, cuore del Giubileo: una chiamata alla conversione volta non a condannare, ma a riconciliare e rappacificare.”
“In questi tempi bui, nei quali esplodono e si riaccendono guerre a getto continuo, il passato ci insegna e recenti manifestazioni giovanili ci danno la speranza che è umanamente possibile trovare soluzioni condivise per porre termine ai conflitti”. Se ne parlerà il primo gennaio, alle 15.30, alla chiesa di San Francesco, a Faenza, assieme allo storico Angelo Emiliani, alla prof.ssa Giovanna Melandri e alcuni organizzatori di una marcia studentesca per la pace.
Inoltre, al termine, i frati, dopo la distribuzione del testo del Messaggio papale, condurranno i partecipanti a visitare un angolo antichissimo della loro chiesa: la “Porta del Perdono”, così chiamata perché era aperta solo in occasione della festa del Perdono di Assisi, il 2 agosto, per permettere ai fedeli pentiti di beneficiarne.
Organizzano: la Parrocchia di San Francesco di Faenza, il Centro di documentazione don Tonino Bello e la rete Overall