La stagione dei teatri ospita per due serate il lavoro del ravennate Eugenio Sideri, drammaturgo, regista e docente di recitazione, drammaturgia e Storia dello spettacolo, nonché fondatore nel 2001 di Lady Godiva Teatro.
Il teatro è luogo privilegiato per la ricerca di un linguaggio che possa tramandare la memoria dei campi di sterminio nazisti, offrendo al racconto e alla testimonianza di quell’orrore una possibilità di immaginazione dell’inimmaginabile, di comprensione dell’incomprensibile, di conoscenza del male. Kaninchen, “viaggio” nel campo di Dachau scava nei ricordi lucidi di un sopravvissuto, portando la memoria personale a farsi memoria collettiva.
Protagonisti dell’assolo drammaturgico in musica Orazione Epica – quasi un concerto rock, in cui la poesia si fa battito feroce, lamento, suono – sono invece Filottete e Ulisse, e con loro l’eco della guerra di Troia. Ispirato al Filottete dell’autore contemporaneo tedesco Heiner Müller, e al mito originario, il racconto prende la forma di un’antica lectio, dove verso e commento si intrecciano in un unico ritmo.
Giovedì 21 febbraio dopo lo spettacolo presentazione del libro Orazione epica (Fernandel Edizioni) di Eugenio Sideri, che oltre al testo dello spettacolo contiene le illustrazioni di 10 tavole originali di Enrico Rambaldi. Saranno presenti l’autore, l’illustratore e l’editore Giorgio Pozzi.
KANINCHEN
27 gennaio. In un’aula scolastica entra un uomo. È stato invitato dalla scuola per commemorare la Giornata della Memoria. Subito racconta di quando, a dieci anni, ha una disavventura mentre si trova al mare con il nonno. Da allora, tra loro cade un silenzio imbarazzante che dura fino a quando, tredici anni dopo, il nonno rivela al nipote di essere stato un Versuchskaninchen, un “coniglio da esperimento”, a Dachau, soggetto a esperimenti pseudoscientifici. Benvenuti a Dachau, il primo campo di concentramento nazista dove “Arbeit macht frei”, il lavoro rende liberi.
Giuseppe, si trasforma in una sorta di guida per i visitatori di Dachau, raccontando la vita nel campo, seguendo virtualmente le stesse tappe in cui dal 1933 al 1945 stazionarono prigionieri di diversa origine e storia personale. Il binario, la Jorhaus, le caserme, il piazzale dell’appello, le docce, i forni crematori, Zyclon B, baracca 3.
Ha inizio così un viaggio della memoria che da personale – scavando nei ricordi lucidi di un sopravvissuto sottoposto a sofferenze inaudite – diventa collettivo perché, quello del ricordo, è un percorso da non fare mai in solitaria. Giuseppe infatti conclude chiedendosi e chiedendo agli studenti: «Che cosa resta?», e nel suo immaginario, che è anche obiettivo di vita personale, emerge l’idea e la possibilità di una corsa a staffetta virtuale, un passaggio del testimone. Una memoria che diventa racconto che diventa memoria, di continuo. Affinché nessuno giri più la faccia dall’altra parte. Affinché non succeda mai più.
Kaninchen è un progetto nato in occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria.
ORAZIONE EPICA
Orazione epica è un progetto che nasce in un flusso intermittente tra scrittura e ri-scrittura. Le parole si inseguono, in continuazione. Raccontate, cantate, scritte, stampate, recitate e poi ri-raccontate, ri-scritte, ri-cantate. Fino a prendere forma definitiva nel verso in rima baciata.
482 versi. Che si fanno immediatamente suono della voce, suono della batteria. Corpi che si fanno suoni. Evocazioni. Ma al tempo stesso mondi lontani dal sapore presente che si accavallano. Una sorta di antica lectio, dove il verso e il suo commento si intrecciano. Ecco perché abbiamo scelto questo titolo. Una orazione, appunto.
I protagonisti sono Filottete e Ulisse, e con loro l’eco della guerra di Troia. Le loro vicende, la loro fabula, la raccogliamo dal “Filottete” di Heiner Müller. Lui, il drammaturgo tedesco, a sua volta le aveva raccolte dal Mito e dalla tradizione antica. Che a sua volta si intreccia in storie e racconti dai sapori a volte diversi. È un ri-scrivere, continuo. Ecco perché il flusso intermittente tra scrittura e ri-scrittura.
«Filottete di Müller era stato, nel 2002, un punto fondamentale del nostro percorso artistico – spiega Eugenio Sideri -. Non lo abbiamo mai perso. E torniamo a lui perché ne vogliamo continuare a raccontare le imprese, perché abbiamo avuto bisogno di guardarci un po’ indietro per capire meglio il presente. Un racconto, un concerto rock, poesia che si fa battito feroce, lamento, suono. Il corpo dell’attore che si fonde con la narrazione che si fonde con la batteria che picchia forte: una strana lectio, che non ha la pretesa di insegnare, ma semplicemente il desiderio di mostrare raccontando. Piccole storie che fanno la Storia».
Kaninchen
Viaggio nell’inferno di Dachau
drammaturgia e regia Eugenio Sideri
in scena Elio Ragno
Orazione Epica
Recital-concerto per voce, poesia e batteria
progetto Eugenio Sideri e Enrico Caravita
drammaturgia e regia Eugenio Sideri in scena Enrico Caravita
batteria Manuel Zappaterra
costumi Paul Mochrie
collaborazione allo sguardo Gabriele Tesauri
produzione Lady Godiva Teatro
BIGLIETTI
Settore unico
intero 15 € /ridotto* 12 € /under30 8 € / under20 5 €
*carnettisti, cral e gruppi organizzati, insegnanti, oltre i 65 anni, iscritti all’Università per gli Adulti Bosi Maramotti, Soci Coop
Alleanza 3.0, EspClub Card, Soci BCC, tessera TCI
Grazie al contributo di Fondazione Flaminia sono a disposizione biglietti gratuiti per gli studenti universitari iscritti al Polo di Ravenna. I biglietti saranno in distribuzione martedì 19 febbraio dalle 12 alle 14 presso il Punto Ristoro a Palazzo dei Congressi.
Biglietteria Teatro Alighieri, via Mariani 2 Ravenna, tel. 0544 249244, aperta tutti i feriali dalle 10 alle 13, il giovedì anche dalle 16 alle 18 e da un’ora prima di ogni spettacolo. Biglietteria Teatro Rasi, via di Roma 39 Ravenna, tel. 0544 30227 aperta il giovedì dalle 16.00 alle 18.00 e da un’ora prima di ogni spettacolo.
Prima dello spettacolo, dalle 19.30, è aperto AltroBar del Teatro Rasi per un aperitivo equo e solidale. AltroBar è gestito da Villaggio Globale.
INFORMAZIONI
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