“Di fronte all’emergenza sanitaria internazionale causata dal COVID-19 sono emerse in tutta la loro evidenza i limiti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La pandemia dovrebbe essere gestita a livello internazionale da una leadership molto più competente, autorevole ed efficiente. Non vi è dubbio che sono stati commessi errori importanti: nella prima riunione dell’OMS sul Coronavirus non fu dichiarato lo stato di emergenza sanitaria perché -fu detto- non c’era evidenza di catene di trasmissioni negli altri Stati, posizione corretta di lì a pochi giorni. La definizione di “pandemia” per definire l’emergenza, fu data solo l’11 marzo quando era evidente da molto che l’ondata epidemica interessava tutto il globo” dichiara Walter Pasini, epidemiologo ed esperto di sanità internazionale.
“Relativamente all’uso dei test diagnostici, la posizione iniziale OMS fu quella di raccomandarli solo ai casi francamente sintomatici, per poi correggersi nei giorni scorsi con il richiamo del Direttore generale: Test, test, test! Questa posizione sbagliata ha indotto in errore il nostro Comitato tecnico scientifico ed il governo che fino ad ora non ha investito risorse ed uomini nell’effettuare i test diagnostici col tampone a tutto il personale sanitario, ai farmacisti, ai casi sospetti per poi isolare i malati, tracciare i contatti e testarli per ricercare la positività al coronavirus. Questo errore dell’OMS e quindi del nostro Comitato T.S. ha fatto sì che in Italia non si conosca la reale dimensione del contagio, che non si possa stanare il virus e controllare l’epidemia. Il distanziamento sociale senza sorveglianza attiva con i test diagnostici ai casi sospetti ed ai contatti è insufficiente. Per fortuna in questi giorni si cercherà di rimediare a quell’errore seguendo l’esempio coreano” continua Pasini.
“All’OMS deve essere attribuito anche l’errore di disconoscere l’importanza degli asintomatici nelle catene di trasmissione e l’errore di non aver richiamato la necessità di una TRAVEL RESTRICTION, di una restrizione dei viaggi nei confronti della Cina quando l’epidemia divampava a Wuhan, rimanevano attivi i tre voli settimanali da e per Wuhan con Milano e Roma e si lasciava che cittadini della Cina portassero nel mondo l’infezione” afferma Walter Pasini.
“Alcuni esperti del Governo italiano richiamandosi all’OMS sembrano richiamare versetti del Vangelo, ma purtroppo quella Organizzazione non è l’Oracolo di Delfi, è fatta di uomini, fallibili come tutti, è fatta di esperti, ma anche purtroppo di burocrati superpagati che vivono fuori della realtà. L’OMS ha esperti, ma è soprattutto, come le altre agenzie dell’ONU, un’organizzazione politica le cui cariche vengono fatte sulla base di equilibri politici. Grande è ed è stata il peso della Cina nell’OMS., ne è prova il fatto che il Direttore Generale ( 2 mandati) OMS precedente fu la cinese Margaret Chan. Vi è dunque la necessità di ripensare e rifondare l’OMS, ridarle peso scientifico, autorevolezza. La mancanza di una leadership credibile in questo momento è drammatica” conclude l’ epidemiologo Walter Pasini.