Il responsabile comunale della Lega Stefano Morettini e il consigliere comunale della Lega Rosanna Biondi hanno depositato un esposto alla Procura della Repubblica, al Questore, al Prefetto e al Comando della Polizia Municipale di Ravenna a causa “della situazione di degrado e disturbo della quiete pubblica che gli avventori della discoteca Kojak causano nell’abitato di Porto Fuori in occasione delle serate organizzate dal locale notturno”
“Le lamentele della cittadinanza residente nell’abitato di Porto Fuori, esasperata di trascorrere notti in bianco a causa degli schiamazzi e di svegliarsi, il giorno seguente alle serate organizzate dal locale, in una giungla di bottiglie abbandonate, vetri rotti e residui organici, hanno spinto Morettini e la Biondi, conformemente anche a quanto previsto dal protocollo d’intesa per la sicurezza delle discoteche, a chiedere alle istituzioni un intervento affinché i gestori del locale mettano in campo delle azioni concrete atte a risolvere le gravi problematiche che i loro avventori stanno arrecando nel paese”.
“Le richieste del responsabile comunale e del consigliere comunale della Lega consistono nel prevedere, a carico dei gestori del locale notturno, un numero sufficiente di street tutor affinché venga vigilato costantemente, durante le ore di apertura del locale, tutto il centro abitato di Porto Fuori. Tali figure, secondo il protocollo d’intesa per la sicurezza delle discoteche, assumono un compito istituzionale di sorveglianza con il compito di avvisare le forze dell’ordine nel caso ravvisassero situazioni di degrado e/o pericolo. Un altro elemento – si legge nella nota di Morettini e la Biondi – sul quale è necessario fare chiarezza, ed eventualmente intervenire, è quello relativo alla capienza del parcheggio del locale. Esiste una specifica norma che impone ai locali un numero minimo di posti auto sulla base della capienza del locale. Facendo sanare la situazione dei posti auto, qualora si ravvisasse una irregolarità, si eviterebbe lo “scorrazzare” dei ragazzi per le vie del centro abitato in piena notte, evitando conseguentemente di allargare l’area dove possono fare schiamazzi e creare degrado. Inoltre, trattandosi di una discoteca situata nel pieno di un centro abitato, è stata richiesta una verifica sui decibel emessi dall’impianto acustico della discoteca e del rispetto dell’orario di chiusura previsto dal locale”.
“L’ultimo punto dell’esposto, concludono Morettini e la Biondi, afferisce a un tema di sicurezza ed ordine pubblico, ovvero la verifica che nelle serate di apertura della discoteca venga rispettato il numero massimo della capienza del locale rispetto agli avventori presenti”.