Chiude ScrittuRa festival 3 giugno alle 18 Jonathan Coe, uno dei più noti, apprezzati e premiati autori britannici.
Coe presenta “Middle England” (Feltrinelli) alla Biblioteca Classense di Ravenna (e non a Palazzo dei Congressi): Un viaggio astuto, illuminato e illuminante nel cuore della nostra crisi inglese al tempo della Brexit dialogando con Matteo Cavezzali.
Quello che Jonathan Coe ha sempre trasformato in capitoli e parole è il cambiamento in atto della società inglese. In ogni riga, nella sua attenta punteggiatura, sembra si respiri il carattere profondo dell’Inghilterra contemporanea.
In questo nuovo romanzo lo sguardo critico di Jonathan Coe si concentra sulle vicende di una famiglia delle Midlands inglesi, per poi abbracciare gli eventi più recenti di un’intera nazione, fino al terremoto Brexit del 2016.
Tornano alcuni personaggi della «Banda dei brocchi» e di «Circolo chiuso», Benjamin e Lois Trotter e i loro amici, che ritroviamo qui ormai alla prese con le grane dell’età che avanza. Ma l’attenzione principale del nuovo tragicomico romanzo del bardo inglese dei nostri tempi verte sui membri più giovani della famiglia Trotter, come la figlia di Lois, Sophie, giovane ricercatrice universitaria idealista. Sophie, dopo un matrimonio un poco improbabile, fatica a rimanere fedele al marito, soprattutto da quando le rispettive idee politiche si fanno sempre più distanti. Intanto la nazione sfrigola e questioni come il nazionalismo, l’austerità, il politicamente corretto e l’identità politica incendiano il dibattito e le anime.
Jonathan Coe ha studiato al Trinity College di Cambridge e all’Università di Warwick, dove ha anche insegnato Poesia Inglese. Vive a Londra. Ex musicista semi-professionista, cultore di progressive rock e rock psichedelico, ha lavorato come giornalista freelance e come correttore di bozze e ha scritto di musica jazz e cabaret. Considerato uno dei maggiori talenti della narrativa mondiale, erede ideale di Martin Amis e Julian Barnes per lo sguardo critico e dissacrante verso la società inglese, ha esordito nel 1987 con “Donna per caso”, cui sono seguiti alcuni dei romanzi maggiormente letti e acclamati della letteratura anglofona contemporanea: “La famiglia Winshaw” (1994), critica feroce dell’era tatcheriana; “La casa del sonno” (1997), che prende di mira il mondo universitario; “La banda dei brocchi” (2001), ritratto dei «marroni anni Settanta» (come li definisce l’autore), e “Circolo chiuso” (2004), dove lo sguardo pungente di Coe non risparmia neppure i più recenti anni Duemila. Dopo “La pioggia prima che cada” (2007) ha firmato ulteriori prove di successo, tra le quali “Expo 58” (2013), la raccolta di racconti “Disaccordi imperfetti” (2015) e il romanzo “Numero undici” (2016), «una satira graffiante dello stato delle cose, dalla trama barocca ed estremamente allusiva»