Italia Nostra ritorna a Ravenna. Dopo alcuni anni di assenza è stata riattivata e riconosciuta la sezione ravennate, che si affianca a quella di Faenza e che comprende i territori dei comuni di Ravenna, Cervia, Russi, Bagnacavallo, Fusignano, Alfonsine, Lugo, Conselice, Massa Lombarda, Bagnara di Romagna e Sant’Agata sul Santerno.
L’associazione, fondata, tra gli altri, da Giorgio Bassani e Desideria Pasolini dall’Onda nel 1955, da sei decenni ha contribuito a diffondere in Italia la “cultura della conservazione” del paesaggio urbano e rurale, dei monumenti, del carattere ambientale delle città, grazie alle attività di volontariato culturale. Come si legge dal sito: “I “beni culturali”, l’evoluzione naturale e storica, i centri storici, la pianificazione urbanistica e territoriale, i parchi nazionali, l’ambiente, la questione energetica, il modello di sviluppo del Paese, la viabilità e i trasporti, l’agricoltura, il mare, le coste, le isole, i musei, le biblioteche, gli archivi storici: questi sono alcuni dei capitoli più importanti dell’attività capillare di Italia Nostra, spesso sostenuta da una ricerca approfondita e documentata da una vasta pubblicistica che oggi costituisce patrimonio unico e insostituibile a disposizione del Paese. Il nostro compito non si esaurisce nel salvare dall’abbandono e dal degrado monumenti antichi, bellezze naturali o opere dell’ingegno; Italia Nostra persegue un nuovo modello di sviluppo, fondato sulla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale e naturale italiano, capace di fornire risposte in termini di qualità del vivere e di occupazione.”