Dopo sei lunghi anni è stato riaperto l’ex Mercato Coperto di Ravenna. Scriviamo “ex” perché delle antiche funzioni di un mercato al coperto non è rimasto più nulla, e con le funzioni è sparita anche la sua identità, così cara ai ravennati. Tuttavia, seppure integralmente trasformato, la bellezza indiscutibile della struttura è stata conservata e gli interventi aggiuntivi hanno cercato di rispettarla il più possibile, armonizzandosi ad essa. Molto curati gli arredi, con pezzi pregevoli ed originali. Un luogo informale ed accogliente, che punta a qualcosa di più della semplice galleria commerciale, in virtù della particolarità del luogo e delle nuove funzioni offerte: una sorta di grande salotto aperto nel cuore della città.

Alla luce di questo recupero e del rinnovato interesse per la Darsena di città, riteniamo sia giunto il momento per rivolgere nuovamente l’appello ai proprietari privati ed all’amministrazione comunale affinché qualcosa di muova nel recupero di quello che potrebbe diventare il nuovo grande “mercato coperto” al centro del quartiere Darsena. Una struttura modernissima di oltre 5000 mq dalle molteplici potenzialità, il cui recupero, siamo certi, potrebbe superare, come impatto ed utilità, quello del Mercato coperto. Una operazione che andrebbe ben oltre il mero aspetto commerciale, coniugando storia, memoria del lavoro condivisa, beni culturali, architettura ed arte, accoglienza, inclusione ed offerta turistica di respiro europeo. Parliamo del magazzino a copertura parabolica ex Sir, il cosiddetto “sigarone”, che resiste da quasi 10 anni all’iniziale progetto di demolizione totale e sostituzione con un nuovo centro commerciale e che, attraverso un lungo e sofferto processo di riconoscimento del suo valore storico-artistico ed architettonico, è giunto ai giorni nostri, ma le cui condizioni, in assenza di manutenzione che si protrae da troppo tempo, necessitano di un progetto di recupero rapido ed efficace.

Lanciamo dunque un appello affinché questo esempio di architettura industriale, dichiarato bene culturale dal Ministero nel 2012, possa essere restituito alla città come accaduto sia per lo zuccherificio di Classe che per il Mercato coperto, contribuendo, attraverso le molteplici funzioni anche pubbliche a cui sarebbe possibile adattarlo, alla riqualificazione e rivalutazione dell’intera Darsena.