“Riceviamo ai nostri indirizzi una segnalazione firmata, che con mesta impotenza riportiamo: ormai non è quasi più possibile star dietro a tutti gli scempi che vengono perpetrati quotidianamente verso l’ambiente a Ravenna come nel resto d’Italia, e la furia omicida verso gli alberi, trattati come legname usa-e-getta in balia di progettisti all’arrembaggio, taglialegna ed amministrazioni consenzienti, ne è uno degli esempi più diffusi. Follie sul baratro dei cambiamenti climatici e della sesta estinzione di massa, nella pianura più malsana ed inquinata d’Europa.
Così ci scrive la cittadina:
“Vorrei segnalare quanto sta succedendo nella mia località, Lido di Savio, Ravenna: lunedì 19 febbraio mi sono svegliata col suono di motoseghe e mi sono recata in strada, sapendo che oggi iniziavano i lavori per il Parco marittimo nel tratto che comprende la rotonda fino a via Ravenna; i lavori interessano viale Romagna. I lavori attualmente in corso hanno come scopo l’abbattimento dei pini domestici di viale Romagna, indipendentemente dal loro stato di salute e dalle condizioni del manto stradale sottostante. Questo mi hanno detto i lavoratori incaricati di eseguire gli abbattimenti. I pini infatti sono contrassegnati con una “A” scritta con lo spray che indica, appunto, i loro imminente abbattimento. Informandomi telefonicamente con il Comune di Ravenna apprendo lo stesso: saranno abbattuti i pini del viale perché – questo mi viene raccontato – rovinano la pavimentazione ed il comune non può più sostenere le spese per la manutenzione e le denunce. Mi si dice che verranno abbattuti circa 60-70 esemplari indipendentemente dal loro stato di salute.
Sul viale Romagna ci sono 80-90 bei pini in salute, con folte chiome, il tronco dritto ed intatto, che ad ogni estate regalano tanta ombra e sono qui resistenti da oltre sessant’anni. Due dei pini abbattuti erano davvero molto grandi, con una circonferenza di oltre un metro, tant’è che non riuscivo nemmeno ad abbracciare tutto il tronco. Vederli abbattere senza alcun motivo plausibile mi sta provocando una sofferenza indicibile. Invito tutti a venire a vedere se i marciapiedi sono disastrati o in condizioni complessivamente buone, e in svariati punti perfette.
Possibile che non ci fosse modo di spendere parte di quei sostanziosi fondi partendo dalla salvaguardia del verde esistente? Possibile che si debba far piazza pulita del verde urbano esistente per poi trovarsi a percorre una bella ciclabile completamente assolata? Come semplice cittadina nutro molte perplessità e sono alquanto amareggiata da questo macabro scempio per un progetto che viene raccontato come a favore dell’ambiente”.”
Italia Nostra sezione di Ravenna