Italia Nostra ha ottenuto alcuni documenti relativi al progetto della pista ciclabile che sta causando l’abbattimento di svariati pini domestici, ritenuti dall’associazione, di notevole valore ornamentale, che ombreggiano il lungomare di Marina Romea. I documenti furono richiesti al Comune e ottenuti tempo fa da Lista per Ravenna.

“Ad una prima lettura apprendiamo che, nel capitolo dedicato a “Tutela ambientale e Criteri Ambientali Minimi” della relazione tecnica“La realizzazione del percorso ciclo pedonale non comporterà l’abbattimento di alberature di pregio; in particolare non sarà necessario alcun abbattimento di pini domestici o marittimi. Gli unici alberi per i quali è previsto l’abbattimento sono una acacia nel tratto viale delle palme-via delle Valli, che occupa lo spazio ove è prevista la pista ciclabile, e vari arbusti presenti nelle aiuole presenti nella fascia a parcheggio. Vari punti del percorso sono interessati da affioramenti di radici dei pini prossimi al confine parcheggio/pineta. Per evitarne il taglio, in questi tratti il percorso ciclo-pedonale sarà rialzato fino a circa 50 cm dal piano del parcheggio”.
Dunque, nel progetto vi era grande attenzione alle alberature e ai potenziali tagli di radici che li potevano destabilizzare” nota Italia Nostra.

“Lo stesso viene confermato nel documento relativo al “Rispetto del Principio DNSH”, ovvero il principio Do Not Significant Harm – nessun danno ambientale significativo), disatteso il quale il progetto non è finanziabile con fondi PNRR:“Alberature – Non si prevedono abbattimenti di conifere (sia pinus pinea siapinus pinaster); l’unico abbattimento previsto riguarda una robinia (robinia pseudoacacia) di modeste dimensioni, che sorge sul percorso ciclabile, e alcune piante basse in corrispondenza delle aiuole esistenti.  Sono previste particolari attenzioni relativamente all’evitare il danneggiamento degli apparati radicali delle piante esistenti che interessano l’area di intervento, mediante l’elevazione del piano finale del percorso ciclopedonale. L’intero percorso si svilupperà pertanto lungo una fascia ombreggiata quasi permanentemente”.

“Inoltre, è stata esclusa la Valutazione di Incidenza Ambientale: ma come è possibile se invece gli abbattimenti sono in programma, e se cadono proprio in periodo vietatissimo per nidificazione, per giunta in una Riserva Naturale dello Stato, zona di Parco e Rete Natura 2000? Alla fine, post finanziamento PNRR e post posa dei sottoservizi che, se non correttamente eseguiti, potrebbero aver tagliato le radici, piomba una perizia sull’imminente crollo degli alberi, e si procede diversamente da quanto approvato nel progetto?
Tanti punti assolutamente non chiari, che potrebbero riguardare anche le verifiche di ottemperanza ai criteri PNRR – senza escludere profili penalistici – e che analizzeremo non appena avremo tutta la relativa documentazione, augurandoci che nel frattempo gli abbattimenti in periodo di nidificazione non procedano. Un grazie ai cittadini che non si sono girati dall’altra parte e hanno segnalato”.