“Appuntamento martedì 9 aprile al Consiglio comunale in Piazza del Popolo 1 a Ravenna a partire dalle ore 15.30 per il question time presentato da Lista per Ravenna sul tema torri Hamon. A quanto pare, non esiste alcuna perizia presentata che testimoni lo stato di degrado delle torri, che invece il sindaco ha dichiarato essere la causa del loro abbattimento. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i partecipanti alla manifestazione di domenica in Darsena: Elisabetta Antonioni, con la sua testimonianza appassionata di ciò che rappresentino le torri per la cultura e la cinematografia italiana di cui il Maestro Antonioni è stato indiscusso protagonista, le associazioni presenti (FAI, AIPAI, Dis-ORDINE, Spazi Indecisi e altre), i numerosissimi professionisti, studiosi, docenti, direttori di museo, artisti ed esponenti del mondo culturale ravennate che hanno voluto esprimere nuovamente ciò che molti di loro hanno già affidato più volte ai media alla carta stampata, le rappresentanze politiche e tutti i cittadini che hanno voluto lasciare la loro testimonianza.
Voci di persone generalmente non abituate alle manifestazioni di piazza, attonite per quanto sta succedendo: mancanza di partecipazione, documentazioni blindate, blitz pasquale, muro di gomma delle istituzioni, e non ultimo, il crollo di ciò che si dava per certo pochi anni fa: ovvero che il patrimonio architettonico, ingegneristico, storico e testimoniale, in particolare quello della Darsena per cui sono state per anni redatti libri ed opere, creati convegni, fatta partecipazione, dato ampio risalto in un piano urbanistico dedicato (il “POC Darsena”, appunto) rappresentasse una risorsa imprescindibile da recuperare e valorizzare, e non un fastidioso intralcio da spazzare via senza preavviso. Un crollo del livello culturale della città, dove, per la tutela dei nostri monumenti fu creata la prima Soprintendenza d’Italia. Il sindaco de Pascale dovrebbe preoccuparsi ma non stupirsi delle ondate di insulti di infimo livello che si stanno propagando sui social sul tema delle torri: il dibattito civile e democratico viene affossato anche dalle imposizioni calate dall’alto, dai “non sapevo”, dalle perizie sul degrado che mancano, dall’assenza di dialogo e dal mancato riconoscimento del patrimonio paesaggistico e culturale del contesto “Darsena”. Come ha detto alla manifestazione una cittadina, ricordando sia coloro che sono periti a causa dell’inquinamento di ANIC e SAROM, ma anche la necessità di non cancellarne i simboli: una deriva della nostra città, priva di un “marinaio” che possa indicarne le rotte etiche e culturali. Anche ciò che oggi riconosciamo come “monumenti” i barbari li distruggevano: non si stupisca la classe politica del pericoloso terreno che sta preparando, e se il voto di una cittadinanza senza più riferimenti verrà perso o dirottato altrove.”
Italia nostra sezione di Ravenna