Nell’Istituto Tecnico Oriani già da alcuni anni un percorso interessante nel mondo complesso e sempre attuale delle relazioni umane coinvolge attivamente alcuni studenti a mediare nei conflitti che possono sorgere all’interno dell’ambiente scolastico.
Recentemente la scuola faentina si è fregiata del titolo di ‘Scuola Amica della Mediazione’, la cui referente interna è l’insegnante Raffaella Galli che, insieme al Dirigente scolastico Fabio Gramellini, ha insistito nella articolazione di una formazione specifica spalmata su un triennio di docenti e studenti, questi ultimi in modo particolare formati sul campo come mediatori tra pari. Ottimi risultati vengono oggi raggiunti dagli studenti che hanno fatto breccia con idee originali nella realizzazione di un logo per la rete nazionale di Scuole ‘amiche della mediazione’: si tratta di Bucci Emanuele, Capra Alessandro, Hadirca Doina, Hysa Dejvi, Lombardi Alessia, Maiolo Helenia, Morelli Angelica e Rodondi Irene delle classi 5B-Rim e 4B-Sia.
Gli studenti dell’Oriani hanno partecipato attivamente anche alla approvazione di un codice di condotta dei mediatori tra pari. Il documento, importante e utile, evidenzia un maturo lavoro comune e condiviso che ben rappresenta le modalità del loro impegno e della loro disponibilità, in un parterre che vede riunite nella prima rete nazionale per la diffusione di scuole ‘amiche della mediazione’ ben 12 scuole superiori di cinque diverse regioni (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Puglia e Sardegna), che hanno ottenuto il riconoscimento nel novembre scorso. Si è in attesa solo dell’atto costitutivo della rete con gli estremi della sua registrazione.
Come funziona questa rete? Voluto dal professor Mauro Julini, mediatore sociale, civile e commerciale, facilitatore, divulgatore della cultura della mediazione e responsabile nazionale del progetto divulgativo nazionale ‘Invece di Giudicare’, un progetto nato per la costruzione di una rete di persone, mezzi e strumenti per la diffusione su larga scala della cultura della mediazione finalizzata alla conciliazione, volto alla divulgazione della cultura della mediazione anche nelle scuole.
Il progetto ha il patrocinio della Commissione Europea e l’apprezzamento e la viva considerazione del MIUR e si propone di diffondere la cultura della gestione pacifica dei conflitti attraverso la sensibilizzazione degli studenti delle scuole superiori di tutte le regioni, il coinvolgimento delle varie componenti del contesto scolastico, l’organizzazione e la valorizzazione delle volontà partecipative degli studenti.
La struttura organizzativa del progetto ha attualmente individuato, informato, aggiornato ed organizzato oltre 300 divulgatori presenti in almeno quindici regioni.
Il ruolo degli alunni mediatori è imprescindibile negli ambienti scolastici: gli studenti hanno maturato una consapevolezza e una maggiore capacità di riconoscimento dei comportamenti che generano e accrescono i conflitti e capire quali differenti condotte possano aiutare alla loro gestione; hanno compreso il senso dell’ottica solidale del proprio rapporto con il mondo della Scuola nella gestione delle situazioni di conflitto, attivando così competenze che stimolano comportamenti di tipo mediatorio e conciliativo.
Il lavoro condotto dagli studenti dell’Oriani ha ottenuto espressioni di approvazione da parte dell’unità centrale di progetto e i risultati si mostrano validi a creare quel contesto dialogante necessario per la tutela della qualità relazionale nei rapporti tra gli allievi, tra gli allievi e gli insegnanti e tra gli insegnanti e le famiglie degli studenti.