Proponiamo oggi una interrogazione all’amministrazione sul caso Stepra, società partecipata dal Comune di Faenza, che a Settembre di quest’anno ha chiesto il concordato preventivo, dopo essere stata messa in liquidazione già nel 2013.
Una storia a quanto sembra che ci racconta di passivi accumulati anno dopo anno, di azioni di contenimento portate avanti con scarsi risultati.
Vogliamo capire, trattandosi di soldi pubblici, perché si è arrivati a questo epilogo, ma non solo.
Ci colleghiamo alla questione per chiedere un focus generale sullo stato di salute di tutte le società partecipate dal Comune di Faenza.
Vogliamo per chiarezza sottolineare che stiamo parlando di una partecipazione minima per la nostra città, ma su cui noi ci focalizziamo per tornare a proporre ancora una volta quello che dovrebbe per noi essere un indirizzo virtuoso da adottare.
Iniziare ad uscire da tutte le partecipate, Hera compresa, monetizzare il capitale realizzato e ridistribuirlo attraverso un alleggerimento della pressione fiscale su cittadini ed imprese, e tornare ad internalizzare i servizi, come appento, la raccolta dei rifiuti.
I soldi dei cittadini devono essere a nostro avviso essere usati per i cittadini, in non investiti in società, come in questo caso, che possono ovviamente collassare.