Il 4 novembre nella stanza della mediazione dell’Itip Bucci Faenza, si è tenuto un macroevento per la presentazione del gruppo formato di mediatori fra pari all’interno dell’istituto: i mediatori per l’anno scolastico in corso saranno Rajan Hoxha (3^ae); Vittorio Novelli (3^ae), Alex Medri (3^bmt); Maria Daga (3^dm), Daniel Sangiorgi (3^dm), Nikita Piraino (3^ei) e Giorgio Banini (5^ae).
L’evento ha coinvolto tramite collegamento a distanza 35 classi raggiungendo più di 700 studenti.
Dopo l’intervento di Mauro Julini, responsabile del progetto nazionale “Invece di giudicare” al quale l’istituto ha aderito nel 2013, i mediatori si sono presentati ai compagni di scuola ed hanno illustrato il servizio di mediazione dell’istituto. Alla presenza della Dirigente Scolastica, Gabriella Gardini, agli studenti che hanno appena concluso il corso di formazione da 20 ore e superato con successo gli esami finali sono stati inoltre consegnati i relativi attestati.
Ora il gruppo è pronto per mettere in pratica quanto appreso ed è già al lavoro in vista della prima assemblea dei mediatori tra pari di tutta Italia che si terrà il prossimo 25 novembre.
“Invece di giudicare” è un progetto per la costruzione di una rete di persone, mezzi e strumenti per la diffusione su larga scala della cultura della mediazione finalizzata alla conciliazione è un progetto nazionale di divulgazione della cultura della mediazione avviato quattro anni.
Il progetto ha il patrocinio della Commissione Europea e l’apprezzamento e la viva considerazione del MIUR e si propone di diffondere la cultura della gestione pacifica dei conflitti attraverso la sensibilizzazione delle studentesse e degli studenti delle scuole medie superiori di secondo grado di tutte le regioni del paese, il coinvolgimento delle varie componenti del contesto scolastico, l’organizzazione e la valorizzazione delle volontà partecipative delle studentesse e degli studenti.
La struttura organizzativa del progetto ha attualmente individuato, informato, aggiornato ed organizzato oltre 300 divulgatori presenti in almeno quindici regioni: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio , Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. L’obiettivo è quello di puntare a raggiungere il numero di 4.000 divulgatori al fine di consentire che ogni divulgatore possa dedicarsi a due scuole diverse.