Con le alte temperature estive che stanno superando la soglia dei 40 gradi e con il pesantissimo stato di siccità che ha compromesso la vegetazione autoctona una nuova piaga si sta abbattendo da alcuni giorni sulle zone di collina e montagna della provincia ravennate dove sciami di cavallette stanno letteralmente divorando le coltivazioni di erba medica e foraggio, in particolare nelle vallate di Riolo Terme e Brisighella circondate dai calanchi.
“E’ una vera e propria invasione contro la quale c’è poco o nulla da fare – commenta Massimiliano Dalmonte, coltivatore di erba medica a Riolo Terme – probabilmente per via della siccità c’è stata una proliferazione massiccia di questi insetti che ora, non trovando più sostentamento tra la vegetazione ‘bruciata’ dal caldo si spingono nei campi, ma anche tra orti e giardini”.
L’unica speranza è nei predatori naturali, come gli uccelli, che potrebbero aiutare a contenere le popolazioni di locuste che stanno devastando tutto quello che trovano sul loro cammino. “Una vera e propria emergenza che – afferma Assuero Zampini, Direttore di Coldiretti Ravenna – si abbatte sulle imprese agricole già colpite dalla siccità e dalla attuale crisi economica che ha fatto lievitare a dismisura i costi dei carburanti e dell’energia. La calamità – conclude – sta provocando gravissimi danni alle campagne con i raccolti a rischio e, quindi, con un danno anche per gli allevamenti e le aziende zootecniche di collina e montagna che rischiano di rimanere senza foraggio per alimentare gli animali o a dover comunque far fronte ad un ulteriore aggravio di costi per acquistare altrove la materia prima necessaria al sostentamento dei capi allevati”.