Oggi durante la seduta del Consiglio Comunale di Ravenna é stato approvato l’ordine del giorno che impegna il Sindaco de Pascale a procedere all’intitolazione di un luogo pubblico a Norma Cossetto, Medaglia d’oro al Merito Civile.

L’iniziativa promossa da Veronica Verlicchi capogruppo de La Pigna attraverso una propria mozione, ha piegato le immotivate resistenze del Pd e della sinistra comunista ravennate così come quelle del resto della maggioranza a sostegno del sindaco de Pascale.

Il loro repentino cambio di atteggiamento, passato dall’intenzione della bocciatura all’approvazione, é strettamente legato ad un passo falso commesso dal Pd e dai propri gregari i quali, ignari che sul territorio ravennate esista già un parco pubblico intitolato ai Martiri delle Foibe,  ne chiedevano a loro volto l’intitolazione. L’obiettivo é piuttosto chiaro: scaricarsi dell’accusa di negare dignità a quei martiri che non fanno parte della loro sponda politica. Ma non hanno fatto i conti con la meticolosità de La Pigna, che ha trovato ed evidenziato l’incongruenza che li ha costretti ad un clamoroso passo indietro.

Che il Pd che governa questa città da 70 anni, non sappia che esiste già un parco intitolato ai Martiri delle Foibe nella località di Porto Corsini, ha dell’incredibile.

Certo é che grazie all’iniziativa e La Pigna, motivata esclusivamente da fatti storici, a Ravenna, città di Arrigo Boldrini detto Bulow, verrà intitolato un luogo pubblico a Norna Cossetto.

Si tratta di un fatto storico che riconosce finalmente è pienamente i crimini del regime comunista di Tito e che rende merito alla memoria di Norma Cossetto, giovane italiana dell’Istria catturata dalle squadracce comuniste di Tito  e da esse seviziata, stuprata e gettata nella Foiba nella notte  tra il 4 e il  5 ottobre 1943.

A Norma  Cossetto é stata  conferita  dal  Presidente della  Repubblica  Italiana  Carlo  Azeglio  Ciampi, in  data  9  dicembre  2005,  la  Medaglia  d’Oro  al  Merito  Civile  con  la  seguente  motivazione  “Giovane studentessa  istriana,  catturata  e  imprigionata  dai  partigiani  slavi,  veniva  lungamente  seviziata  e violentata  dai  suoi  carcerieri  e  poi  barbaramente  gettata  in  una  foiba.  Luminosa  testimonianza  di coraggio  e  di  amor  patrio.  5 ottobre  1943 – Villa  Surani  (Istria).

Ora noi ravennati de La Pigna vigileremo affinché la volontà appena espressa dal voto del Consiglio comunale di intitolare un luogo pubblico a Norma Cossetto sia rispettata ed attuata dal sindaco de Pascale, senza se e senza ma.

Crediamo infine che la storia di Norma Cossetto debba essere approfondita dagli studenti delle scuole medie e superiori ravennati. A questo scopo, invitiamo le associazioni culturali non ideologizzate ad organizzare iniziative, eventi e progetti sulla vita e sull’eroico sacrificio di Norma Cossetto.