Basta alle uccisioni di massa delle nutrie con le armi da fuoco, lasciando perdere una volta per tutte l’idea irrealizzabile e primitiva di uno sterminio continuo e senza risultati nel lungo periodo. Lo chiede Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) con un’interrogazione in cui evidenzia come “l’eradicazione della nutria non sia possibile”.

“Il controllo con metodi ecologici -ha sottolineato la consigliera- non viene, ormai, nemmeno preso in considerazione, così come non si tutela quello che più volte si è dimostrato essere un predatore della nutria, cioè la volpe, che potrebbe essere esclusa tassativamente, a questo fine, dall’attività venatoria. Inoltre, la nutria sembrerebbe essere diventata la fonte di alimento principale per il lupo e quindi andrebbe preservata per non danneggiare le risorse trofiche di questa importante specie protetta. Laddove sono stati avviati progetti di sterilizzazione, come avvenuto ad esempio a Castello d’Argile (Bologna), si è dimostrato che è possibile individuare soluzioni incruente ed efficaci di convivenza con la nutria senza ricorrere a soluzioni estreme e crudeli”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “di adottare un approccio realistico e scientifico che conduca alle migliori strategie di convivenza con questo animale selvatico introdotto in Italia dall’uomo, prevenendo al massimo i danni e utilizzando metodi incruenti quali la sterilizzazione”.