L’8 luglio 2016, l’ufficio stampa del Comune di Ravenna comunicò quanto segue: “D’intesa tra Comune e Anas, al fine di salvaguardare la sicurezza della circolazione veicolare e la pubblica incolumità, si è deciso di procedere alla rimozione dei 23 pali di pubblica illuminazione presenti sulla strada statale 16, di proprietà di Anas, dal chilometro 148 al chilometro 149, in corrispondenza del cavalcavia su via Faentina. È infatti in capo al Comune l’onere relativo alla manutenzione ordinaria dell’impianto di illuminazione pubblica, nella quale rientra questo tipo di intervento. Il rifacimento dell’intero impianto si classifica invece come un intervento di manutenzione straordinaria, non previsto tra gli oneri a carico dell’Amministrazione comunale. I lavori cominceranno lunedì 11 luglio e dureranno fino al 29; nella fascia oraria dalle 8 alle 18. Dalle verifiche è emerso che i 23 pali in questione non hanno i necessari requisiti di idoneità”.
Notando, decorsi quasi tre anni, che i pali rimossi non erano stati sostituiti per niente, e sembrandogli in contraddizione col dichiarato obiettivo “di salvaguardare la sicurezza della circolazione veicolare e la pubblica incolumità” di un cavalcavia pericoloso di per se stesso, un nostro concittadino ne chiese spiegazione ad Anas, ricevendo il 17 aprile 2019 la seguente risposta: “Le comunichiamo che i pali da Lei segnalati lungo la SS 16, al km.148 + 300, sono di competenza del Comune di Ravenna, al quale potrà rivolgersi”. Presto fatto, il Comune rispose che la competenza era invece di Anas. Dopo altre ripetute segnalazioni, passati inutilmente altri due anni, ha infine chiesto lumi a Lista per Ravenna.
In effetti, pare anche a noi che, in assenza di accordi diversi che non conosciamo, sia la rimozione dei pali che il rifacimento dell’impianto in questione, trattandosi di manutenzione straordinaria, tocchi all’ente che è proprietario della strada, cioè l’ANAS. Resta però ingiustificabile che il Comune, a quanto sembra, abbia accettato supinamente per quasi cinque anni questa situazione, senza alzare la voce e far valere il proprio diritto, anche per vie legali, nei confronti di ANAS.
Tutto si riassume nei seguenti interrogativi:
- il sindaco può confermare che il rifacimento dell’impianto di pubblica illuminazione sul suddetto cavalcavia tocca ad Anas?;
- se sì, quali documentate azioni la Giunta comunale ha svolto nei confronti di ANAS perché ottemperi al proprio obbligo?;
- intende comunque procedere perché ciò avvenga al più presto, anche per via legale?