Quarto appuntamento, martedì 23 luglio, alle ore 21.00, con le visite guidate organizzate dalla Pro Loco Faenza nella cornice dei Martedì d’estate, che animano il centro storico faentino.
L’itinerario proposto per domani sera sarà una piacevole passeggiata lungo corso Mazzini, dove sono presenti importati testimonianze architettoniche che ci riportano alla Faenza Neoclassica e, in particolare, a Giuseppe Pistocchi (1744-1814), grande architetto di questa stagione.
Giuseppe Pistocchi nacque a Faenza in una famiglia di artigiani, che seppe riconoscere le sue predisposizioni e lo avviò allo studio del disegno e dell’architettura, prima a Faenza poi a Roma.
Tornato nella sua città natale, aderisce alla stagione neoclassica e trova, proprio nella Faenza colta illuminata di fine Settecento-inizio Ottocento, committenti ambiziosi e di rango che si rivolgono a lui per imprimere un timbro innovativo e moderno alle loro dimore private.
Uno dei primi progetti faentini sarà però una committenza pubblica: si tratta del Teatro comunale (1780-1787), che per innovazione tipologica (introduzione del cerchio come matrice formale della pianta e ordine gigante nell’interno) e abilissima regia di tutti i raffinati apparati decorativi, si impone nel panorama architettonico, non solo locale, del periodo come uno dei più significativi esempi di un deciso rinnovamento in senso classicista e antibarocco.
Nel giro di pochi anni, Pistocchi realizzerà anche la Galleria detta dei cento Pacifici, per raccordare il nuovo volume del teatro con il Palazzo comunale (1782-1786).
Proprio il Teatro Masini (in esterno) e piazza Nenni saranno la prima tappa di questo “itinerario pistocchiano”.
Tra il 1785 e il 1795 la posizione di Pistocchi a Faenza è dominante. Appoggiato da potenti famiglie locali, realizza in sequenza una serie di edifici, giungendo a originali esiti di semplificazione ed eleganza formale. Siamo nel pieno della grande stagione neoclassica faentina: Antonio Trentanove e Felice Giani sono in questo periodo abituali collaboratori di Pistocchi (questo fenomenale “trio” fu attivo, tra l’altro, nella realizzazione di quello straordinario gioiello neoclassico che è Palazzo Milzetti).
Nel 1786 realizza i palazzi Conti (corso Mazzini 47) e Gessi (corso Mazzini 54), entrambi noti per gli scaloni radicalmente classicisti, che saranno altre due tappe della passeggiata serale di domani. Questi due palazzi ci daranno la possibilità di vedere, nelle facciate, due diverse modalità operative di Pistocchi: in Palazzo Conti le finestre sono irregolari, a causa dei vincoli imposti dalle preesistenze, mentre a Palazzo Gessi l’intervento di Pistocchi fu radicale.
Tra il 1783 e il 1788, Pistocchi si occuperà poi di casa propria, Casa Pistocchi (corso Mazzini 21). Qui la tensione verso una nuova semplificazione formale lo spinge a realizzare una facciata nella quale i moduli classici sono ridotti a semplici segni e quasi incasellati tra le righe di un foglio da disegno.
La visita terminerà nel cortile di Palazzo Pasolini-Zanelli (corso Mazzini 52), che rappresenta invece un esempio di barocco faentino settecentesco e darà ai partecipanti la possibilità di comprendere meglio, per contrasto, le innovazioni stilistiche apportate dal Neoclassicismo e, in particolare, proprio da Giuseppe Pistocchi.
Ritrovo alle ore 21.00 davanti alla sede della Pro Loco, nel Voltone della Molinella. Non occorre prenotazione.