Nella mattinata di giovedì 14 novembre è stata ufficialmente celebrata la consegna di una borsa di studio triennale, del valore totale di 150.000 euro, al dott. Leonardo Solaini, sostenuta in parte dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e in parte dall’Istituto Oncologico Romagnolo. In particolare lo IOR, a favore del supporto di questa nuova figura professionale che andrà ad impreziosire l’Unità Operativa di Chirurgia Generale e Terapie Oncologiche Avanzate dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, guidata dal prof. Giorgio Ercolani, ha beneficiato del lascito della signora Silvana Giunchi, sostenitrice dell’organizzazione praticamente dalla sua nascita e deceduta in data 31 marzo 2017. «Mia zia era una persona molto attiva nel campo del sociale – ha spiegato la nipote, Laura Arduini, presente alla cerimonia – e come ultima volontà ha voluto lasciare un contributo di 50.000 euro a favore della lotta contro il cancro in Romagna. Si tratta di un testamento che aveva redatto in tempi non sospetti, già nel 2001. Sono felicissima che quanto abbia lasciato mia zia possa avere un impatto concreto per la missione dello IOR, di cui è stata socia sin dal 1980. In particolare sono sicura sarebbe molto contenta di sapere che il suo contributo andrà a sostenere un ragazzo romagnolo per il progresso della medicina: non poteva esserci davvero destinazione migliore».
Trentacinque anni, nato a Ravenna, il dott. Leonardo Solaini si è laureato in Medicina e Chirurgia presso il Campus Biomedico di Roma prima di ottenere la specialità a Brescia. Già autore di 43 pubblicazioni scientifiche su riviste peer-reviewed internazionali di cui 18 come primo autore e project coordinator di diversi studi sulla patologia oncologica del tratto gastroenterico, secondo il prof. Giorgio Ercolani «la sua figura risulterà fondamentale per indagare in special modo quali siano gli ambiti in cui l’impiego del tecnologia robotica vada a migliorare effettivamente l’outcome clinico dei nostri pazienti. L’obiettivo è infatti quello di partire studiandone l’utilizzo a cominciare dal campo dei tumori colon-rettali, su cui si focalizzerà la ricerca per cui il dott. Solaini ha ricevuto la borsa di studio, per poi ampliare il discorso anche alla chirurgia pancreatica, epatobiliare e gastrica. Quando sono venuto a Forlì mi sono calato in una bellissima realtà che presentava un’attività clinica di alto livello: il mio compito è quello di mantenere questi standard, associando ad essi anche la componente di ricerca che magari appartiene maggiormente agli ambienti universitari. In questo modo potremo non solo garantire ai pazienti di oggi il massimo dell’assistenza, ma migliorare la qualità del nostro intervento per quelli di domani. Penso quindi che la figura del dott. Solaini si rivelerà fondamentale: ringrazio di cuore la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, lo IOR e in particolare la signora Arduini e la signora Giunchi per questo supporto».
Grande soddisfazione anche per le due realtà anche andranno a sostenere il progetto triennale che coinvolge il dott. Solaini. «Per la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì si tratta di un’iniziativa fantastica – ha spiegato il Segretario Generale della Fondazione, dott. Andrea Severi – perché ci dà la possibilità di contribuire, assieme a dei nostri partner consolidati come IOR, Azienda Sanitaria della Romagna e Università di Bologna, ad un tema che ci sta molto a cuore: quello della cura della persona. Si tratta di un investimento vero e proprio sulla salute del nostro territorio: un programma molto importante anche dal punto di vista finanziario, ma che i nostri organi non hanno esitato un istante a sostenere». Secondo il dott. Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale IOR, «questo investimento ci permette di mantenere nella nostra terra una professionalità romagnola di cui altrimenti avrebbero beneficiato altre strutture. Fa parte della nostra mission storica sostenere l’attività dei professionisti della cura e della ricerca: dal 1979 sono stati 236 i medici che hanno beneficiato di una borsa di studio IOR ad inizio carriera, medici che oggi sono tra le principali figure dell’oncologia del nostro territorio. L’auspicio è che il dott. Solaini possa seguirne le orme. Tutto questo ovviamente non sarebbe stato possibile senza l’aiuto del prof. Ercolani, della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e della signora Silvana Giunchi, che ci ha lasciato un’eredità importantissima: crediamo con questo gesto di averne onorato al meglio la memoria, di modo che la sua generosità possa avere un impatto concreto sulla aspettativa e qualità di vita dei pazienti del territorio».