Il sindaco Michele de Pascale, insieme al dirigente scolastico Gianluca Dradi, ha inviato una lettera al ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara sul tema dell’insegnamento del mosaico al liceo artistico “Nervi-Severini” di Ravenna.

“Ravenna vanta una tradizione musiva che affonda le sue radici nei secoli della storia e che si basa sulla presenza forte di scuole e insegnamenti che nel tempo hanno formato generazioni di artigiani, artisti e intellettuali che hanno saputo rinnovare e rilanciare continuamente l’identità musiva della città – dichiara il sindaco Michele de Pascale -. Per permettere la trasmissione di un sapere così particolare e così legato all’identità di un territorio, il tema della formazione nei diversi ordini e gradi scolastici costituisce dunque uno snodo fondamentale per il continuo e necessario rilancio di competenze tra generazioni, unica garanzia per la sopravvivenza stessa di questo tipo di sapere. Su questo piano la città mette a disposizione una formazione secondaria di secondo grado attraverso il liceo artistico “Nervi-Severini” e di alta formazione artistica presso l’Accademia di Belle Arti. Tuttavia oggi non esiste più un indirizzo di studio del mosaico riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, così come non esiste una classe di concorso specifica per docenti in mosaico nel contesto della scuola secondaria di secondo grado. Abbiamo quindi ritenuto urgente porre il tema del futuro dell’insegnamento del mosaico all’attenzione del Ministero, proponendo due soluzioni alternative in grado di mantenere in essere la preziosa esperienza in corso presso il liceo artistico “Nervi-Severini”.

Spiega il dirigente scolastico Gianluca Dradi: “la VII biennale del mosaico contemporaneo in via di conclusione è l’occasione non solo per mostrare la ricchezza della produzione artistica contemporanea, ma anche per impostare la risoluzione di alcune criticità. Mi riferisco al fatto che il liceo artistico ravennate, unico in Italia assieme a quello di Monreale, ad aver introdotto l’insegnamento del mosaico, come “curvatura” della materia “Discipline pittoriche”, potrebbe non riuscire a garantire in futuro il mantenimento di questa importante peculiarità. Infatti i docenti che attualmente insegnano mosaico, perché entrati in ruolo quando ancora esisteva la specifica classe di concorso “Arte del mosaico”, quando andranno in pensione saranno sostituiti da docenti provenienti dalla classe di concorso di “Discipline grafiche e pittoriche”, che dal 2010 ha assorbito la precedente “Arte del mosaico”. Da qui il rischio che le competenze attualmente presenti nell’istituto possano non essere garantite in futuro, perché l’assegnazione dei docenti alla scuola avviene sulla base del punteggio in una graduatoria nazionale aperta ai laureati in Architettura o diplomati presso un’Accademia di Belle Arti in uno qualunque degli indirizzi di studio. Con la nostra lettera vengono quindi proposte al Ministro due possibili soluzioni: o l’istituzione di un’apposita classe di concorso per l’insegnamento del mosaico, con relativa specifica graduatoria, oppure l’introduzione di un dispositivo per assicurare che, nel momento in cui all’istituzione scolastica debba essere assegnato un docente destinato alla sezione in cui si insegna mosaico, dalla classe di concorso di discipline pittoriche sia individuato chi è in grado di documentare (ad esempio attraverso specifico diploma AFAM) il possesso di competenze nell’arte musiva”.