La Fondazione MIC Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, che custodisce la raccolta di arte ceramica più grande al mondo, e l’ISIA di Faenza, sede primaria di alta formazione, specializzazione e ricerca nel settore del design hanno firmato a giugno 2021 una convenzione nell’ottica di attuare una sinergia nuova, che integri i vari aspetti della ricerca e della formazione, della produzione e della valorizzazione dell’oggetto ceramico, favorendo processi di innovazione e di aggiornamento nel settore delle Industrie Culturali Creative.
La due parti si impegnano a collaborare, nel rispetto dei rispettivi fini istituzionali, mediante l’utilizzo delle proprie risorse intellettuali, tecniche, museali e amministrativo-gestionali, per la realizzazione di progetti congiunti di valorizzazione del patrimonio culturale storico e contemporaneo dell’arte ceramica. L’accordo di collaborazione avrà durata di anni tre e potrà essere rinnovato per un uguale periodo di tempo.
In questa ottica ha preso il via in questo giorni la prima settimana di Summer School (12 – 16 luglio con Michela Benedan, le altre si terranno dal 26 al 30 luglio con Lorenzo Cianchi, dal 2 al 6 agosto con Giulia Bonora e dal 24 al 28 agosto con Petra Wieser) realizzata nell’ambito del progetto europeo Cerdee e in collaborazione con ISIA Faenza con l’obiettivo di promuovere una formazione ceramica creativa. Si tratta di una serie di workshop tenuti nei laboratori didattici del MIC, insieme a quattro artisti contemporanei selezionati all’ultima edizione del Premio Faenza (under 35) e al concorso Future Lights in ceramica. La Summer School è rivolta in particolare a giovani imprenditori della ceramica e a studenti.
La convenzione afferma ancora una volta l’importanza della necessaria relazione fra ricerca, creatività, progetto, produzione, promozione e valorizzazione dell’oggetto e del design ceramico.
Per Claudia Casali, direttrice del MIC di Faenza, “l’Isia di Faenza è una delle realtà creative più interessanti del nostro territorio, e non solo. È stato quindi facile dialogare con fini comuni legati al bacino ceramico che ci connette a livelli differenti, dal ricco patrimonio alla formazione. Abbiamo attivato in questi ultimi anni molti progetti con positivi riscontri anche europei, non ultimo le Summer Schools che iniziano proprio in questi giorni e vedono protagonisti studenti ed artisti nei nostri laboratori didattici. La convenzione ribadisce questo virtuoso dialogo affinchè questa efficace sinergia possa continuare con nuovi obbiettivi e nuove dinamiche progettuali”.
Per Giovanna Cassese, Presidente di ISIA Faenza, “la convenzione è un frutto di una precisa politica culturale e mette a sistema un rapporto pluriennale tra l’ISIA e il MIC. Oggi, che dopo la pandemia si aprono nuovi scenari e si profilano nuove sfide per le istituzioni di formazione e per i musei, la relazione tra formazione e conservazione, tra creatività e valorizzazione del patrimonio non può che essere sempre più stretta, facce di una stessa medaglia. L’obiettivo comune è quello di diffondere la cultura del progetto e puntare sul Made in Italy e sul genius loci della ceramica, inteso nelle sue relazioni internazionali. Tanti i progetti comuni in corso e del prossimo futuro, a cominciare dai workshop con artisti internazionali a cui partecipano quest’estate i nostri studenti nell’ambito del progetto europeo CERDEE, oltre all’organizzazione di un convegno e poi di un master internazionale di II livello in design ceramico”.